Interdetto lo sciopero ai commissari d'esame, ma...

Il 25 giugno è sciopero della Cgil e giorno di terza prova d'esame della maturità. Dubbi sull'adesione allo sciopero

da Tuttoscuola, 15.6.2010

Dopo le manifestazioni sindacali contro la manovra finanziaria, attuate in forma separata in questi giorni o tuttora in fase di attuazione (oggi è il momento di Cisl, Uil e Snals), il 25 giugno prossimo ci sarà anche l'astensione dal lavoro per l'intera giornata, con sciopero proclamato dalla Cgil.

Per la scuola il 25 giugno è giorno d'esame. È previsto, infatti, come da calendario nazionale, lo svolgimento della terza prova, quella predisposta dai commissari d'esame.

L'Ufficio di Gabinetto del Miur ha reso noto (AOOUFGAB N. 5528/GM) il comunicato sindacale di proclamazione dello sciopero che, tra l'altro, contiene l'esplicita precisazione "escludendo dal predetto sciopero il personale impegnato negli esami finali".

Diversi insegnanti, nominati commissari d'esame, che vorrebbero aderire allo sciopero, sono, comunque, nel dilemma sul da farsi, perché, come è noto, l'esame è considerato servizio essenziale ed è, quindi, out, cioè escluso da qualsiasi forma di sciopero, come peraltro precisato dagli stessi promotori dell'astensione.

Sembra, tuttavia, che qualche docente intenda aderire allo sciopero, dandone preventiva e formale comunicazione al proprio dirigente scolastico. Vi sono già casi di dirigenti scolastici che hanno deciso la sostituzione del docente in sciopero o, quanto meno, ne stanno proponendo la sostituzione, rimettendo la decisione finale al Direttore generale dell'USR.

L'ordinanza ministeriale prevede la sostituzione dei commissari d'esame per rinuncia o impedimento, ma non per sciopero, in quanto questo caso viene escluso dalle norme in materia di servizi essenziali.

L'eventuale sostituzione costituisce violazione del diritto di sciopero oppure rappresenta un atto dovuto da parte del dirigente a causa di una assenza ritenuta arbitraria?