Il relatore del decreto in commissione Bilancio
al Senato presenterà alcune modifiche

Scuola e sicurezza, manovra sarà corretta

Meno tagli alla spesa per insegnanti e agenti.
Cambiamenti anche sulle pensioni di invalidità

Mario Sensini Il Corriere della Sera, 27.6.2010

ROMA — Scuola, pensioni di invalidità, difesa e sicurezza. Si apre qualche spiraglio per la correzione di alcuni dei punti più dolenti del decreto con la manovra per la riduzione del deficit pubblico, all’esame del Senato. Già martedì prossimo Antonio Azzollini, presidente della Commissione Bilancio e relatore del decreto, potrebbe presentare alcune modifiche concordate con il governo. «Ci sarà l’emendamento per portare a 65 anni l’età per le pensioni delle donne nel pubblico impiego, chiesto dalla Ue, e una proposta di modifica—ha detto Azzollini— alle norme sulle pensioni di invalidità», escludendo dalla stretta «una serie di patologie».

Per l’alleggerimento dei tagli alla scuola c’è già un’intesa di massima con il governo ma occorrerà aspettare ancora qualche giorno, mentre la ridefinizione della manovra a carico di Regioni ed enti locali è demandata al tavolo tra le autonomie e l’esecutivo. Uno dei capitoli ancora da risolvere riguarda il comparto difesa e sicurezza, colpito dal blocco triennale degli stipendi a livello del 2010 e dall’annullamento degli scatti automatici di carriera. Il malumore sale e le forze di polizia stanno organizzando iniziative di protesta per il primo luglio. Le misure previste dalla manovra «non tengono minimamente conto della specificità del nostro comparto rispetto al pubblico impiego» spiega il Generale Domenico Rossi, presidente del Cocer Interforze. Misure «che possono creare difficoltà serie nelle linee di comando», aggiunge. Per il loro effetto combinato, ad esempio, l’adeguamento dello stipendio al conseguimento per concorso del grado di maresciallo sarebbe garantito a chi viene dal servizio civile, ma non a un sergente o a un caporalmaggiore. Allo stesso modo, un tenente colonnello con minore anzianità di servizio, in caso di promozione per merito, dovrebbe continuare a prendere meno soldi dei suoi sottoposti con maggiore anzianità.

Così il ministero della Difesa ha proposto all’Economia una diversa articolazione dei tagli. Gli stessi risparmi, spiega il sottosegretario Guido Crosetto, potrebbero derivare da una ridefinizione del «Modello Difesa », con un taglio d’organico di 10 mila unità nelle Forze Armate (da 190 a 180 mila), e di 7 mila civili (da 37 a 30 mila). Sulla scuola il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, che dopo il G8 in Canada tornerà a Roma solo martedì prossimo, ha già dato ai sindacati la sua disponibilità a correggere i tagli alla spesa per il personale. L’annullamento per i prossimi tre anni degli scatti di carriera per gli insegnanti, che è poi l’unico strumento a determinare gli aumenti di stipendio, potrebbe essere parzialmente rivisto. Pur mantenendo il blocco, il Tesoro potrebbe destinare un terzo dei risparmi attesi dalla manovra sul comparto agli adeguamenti del salario dei docenti.