L'anticipo per risparmiare

da Tuttoscuola, 27.1.2010

Tuttoscuola lo aveva rilevato da tempo, ma ora se ne accorge anche l'Amministrazione scolastica, come si può rilevare dalle note per l'iscrizione stese dal direttore generale dell'Ufficio scolastico della Lombardia, Giuseppe Colosio.

Parliamo della scorciatoia che diverse famiglie straniere in Lombardia (e altrove) adottano per ridurre le spese di rette scolastiche.

Le famiglie di alunni stranieri hanno scoperto, infatti, che la scuola primaria costa meno, in termini di rette, della scuola dell'infanzia (soprattutto quando quest'ultima non è pubblica).

Per una questione, quindi, meramente economica, quelle famiglie, se l'età lo consente, ricorrono all'iscrizione anticipata al primo anno della scuola primaria dei figli che compiranno sei anni entro il 30 aprile dell'anno prossimo.

Gli insegnanti, in questo modo, si ritrovano in classe un numero crescente di bambini scarsamente autonomi, poco preparati al carico di lavoro e dal rendimento scolastico piuttosto labile.

Se a questa condizione critica si aggiunge anche la scarsa dimestichezza con la lingua italiana, gli anticipatari rischiano di diventare un problema per la scuola.

Il direttore generale Colosio, dopo aver affermato che l'istituto dell'anticipo va rivisto, aggiunge: «Il principio è giusto, l'applicazione è sbagliata. Questo strumento troppo spesso viene usato in modo indiscriminato da famiglie a basso reddito che sperano di risparmiare inserendo i figli nella scuola dell'obbligo".

Probabilmente una riflessione sull'uso corretto dell'anticipo si impone, e non soltanto per questo suo uso improprio per economia di spesa.