Tribunale reintegra insegnante straniero:
niente discriminazioni

da ADUC, 23.1.2010

E' superato dall'art. 2 della legge Turco-Napolitano che equipara i diritti civili tra stranieri e cittadini, oltre che dalle direttive comunitarie e dalle convenzioni internazionali firmate anche dall'Italia, il decreto del ministero dell'istruzione che prevede per gli insegnanti il requisito di avere la cittadinanza italiana. Applicando questo principio, un giudice del lavoro del Tribunale di Genova, che per ironia della sorte si chiama Margherita Bossi, ha reintegrato un insegnante marocchino licenziato due anni fa da una scuola media genovese, perché privo della cittadinanza italiana.

Simohamed Kaabour, 28 anni figlio di immigrati marocchini, cresciuto e laureato a Genova - ha scritto oggi il quotidiano 'La Repubblica' - aveva presentato domanda di insegnamento due anni fa, come supplente di francese. Nel modulo per la graduatoria, il giovane non aveva indicato di non essere cittadino italiano.

La scuola Volta-Gramsci di Cornigliano lo assunse con un contratto a tempo determinato, ma dopo un mese, al controllo dei documenti, la direzione si accorse che Simohamed non aveva la cittadinanza e lo licenziò.

Il giovane insegnante, assistito dall'avvocato Alessandra Ballerini, ha fatto ricorso e il Tribunale gli ha dato ragione.

Nel frattempo Kaabour e' divenuto cittadino italiano, ma ha voluto insistere nel suo ricorso per una questione di principio.

Il tribunale gli ha riconosciuto un risarcimento materiale e morale.