la voce delle possibili proteste è nell'aria da tempo
Il preside: «Occupate la scuola?
Il responsabile del liceo classico Manzoni mette
in guardia Benedetta Argentieri Il Corriere della Sera, 14.1.2010 MILANO - La voce gira da tempo. Fin da prima delle vacanze di Natale. «Il liceo classico Manzoni verrà occupato». Quando? «Non si è ancora capito», dicono i ragazzi. Prima si diceva che «sarebbe dovuta cominciare il 7 gennaio. Appena tornati. Ma non è successo nulla, vedremo». Torna così l’incubo, per presidi e professori, delle mobilitazioni. Nel mirino delle proteste si è aggiunta anche la quota per gli stranieri nelle classi. Luigi Barbarino, dirigente scolastico dell’istituto di via Orazio, spiega che «ci sarà una cogestione, quello è sicuro. È un bel momento per la scuola: ci sono tanti ospiti, collettivi, momenti di approfondimento. Senza contare che avviene tutti gli anni». Ma di occupazioni non vuole proprio sentire parlare. «Sono quattro anni che non accade nulla di simile. Quindi non capisco perché dovrebbero cambiare idea proprio adesso. Non ci sono le motivazioni». E se per caso gli studenti volessero «seguire quella strada, stiano pur certi che per prima cosa saranno denunciati alla polizia. Come vuole la legge. Poi dovranno recuperare tutti i giorni della protesta». Nessuna deroga. Il problema è sempre quando. «Toccare le vacanze di Pasqua sarebbe un’ingiustizia nei confronti delle famiglie. Quindi è più probabile la settimana di Carnevale. Già in consiglio di istituto proporrò di recuperare il giorno perso a causa della neve proprio in quel periodo». Insomma, il calendario è di 200 giorni e «200 devono essere». Proprio per questo «l’anno prossimo stiamo pensando di metterne in preventivo 203, così da non dover più fare consigli d’istituto straordinari per ritagliare i recuperi dalle vacanze». E per di più se si parla di occupazioni. |