finanziamenti

I sindacati: il ministero vuole far pagare
la scuola pubblica alle famiglie

Il Gilda: boicottare le gite e le sostituzioni dei colleghi assenti

 Il Corriere di Bologna 29.1.2010

Le scuole bolognesi si ritrovano con i finanziamenti azzerati da Roma per la didattica e l’amministrazione. E il ministero dell’Istruzione suggerisce di usare i contributi delle famiglie per pagare i supplenti.

SINDACATI - Sono i sindacati a portare alla luce questa situazione, chiedendo alla Provincia e agli altri enti locali di intervenire. Cgil, Cisl, Snals e Gilda di Bologna esprimono «profonda preoccupazione per i contenuti della nota del ministero dell’Istruzione del 14 dicembre 2009» con le regole per la stesura dei bilanci delle scuole, «regole che stravolgono e minano l’operatività delle scuole».

FONDI - Nel dettaglio, spiegano i sindacati, «vengono azzerati i finanziamenti per il funzionamento didattico e amministrativo», quindi materiale per le attività degli alunni, laboratori, offerta formativa e pulizia. Vengono poi «ridotti al minimo i finanziamenti per le supplenze, con l’assegnazione di un budget che si prevede già esaurito alla fine di febbraio».

FAMIGLIE - Per sopperire ai problemi di risorse, il ministero suggerisce alle scuole, «attraverso un’indicazione contabile, di utilizzare il contributo volontario chiesto alle famiglie per coprire spese di supplenza o compensi per le commissioni degli esami di Stato». In altre parole, protestano i sindacati, «si obbligano i genitori a finanziare la scuola pubblica dei loro figli».

PROTESTE - Per protestare contro i tagli alla scuola e contro la riforma studiata dal ministro Gelmini, dal Gilda, in particolare, arriva una proposta: boicottare le gite scolastiche e non sostituire i colleghi assenti. Questa mattina una cinquantina di insegnanti hanno ascoltato queste proposte in piazza Maggiore, in occasione della giornata nazionale di protesta organizzata dal sindacato.