Riforma scuole superiori: di Claudio Tucci, Il Sole 24 Ore 27.1.2010 Disco verde del Senato ai regolamenti di riforma delle scuole superiori. Dopo l'ok della Camera, la settimana scorsa, anche i parlamentari della Commissione Istruzione di Palazzo Madama hanno dato via libera ai nuovi licei, istituti tecnici e professionali, targati Gelmini. Voto compatto della maggioranza, astensione dell'Udc, bocciatura a tutto tondo da parte di Pd e Idv. Il semaforo verde si è acceso condizionato da una serie di paletti, ripresi, più o meno identici, dai vari passaggi che i regolamenti di riforma delle superiori hanno fatto in questi meii. Le richieste di modifica da parte del Senato ricalcano sostanzialmente quelle espresse dalla Camera, con una osservazione in più, sugli istituti professionali, che si vogliono sempre più legati al territorio. Un federalismo scolastico, quindi, su cui si chiede che a decidere siano le Regioni, «almeno quelle che sono già in grado di farlo», spiegano i senatori della Commissione Istruzione di Palazzo Madama. Critica l'opposizione: «manca una unitarietà dell'intervento», osserva la senatrice Pd, Mariapia Garavaglia, che considera «grave che si concentri l'intervento in regolamenti quando é in gioco la scuola più importante per la formazione dei giovani». L'attesa è, ora, tutta rivolta al Consiglio dei ministri, che dovrà licenziare definitivamente i 3 provvedimenti, con ogni probabilità, la prossima settimana, per dare tempo ai tecnici di modificare i testi alla luce delle osservazioni parlamentari. Solo allora, si saprà quante e quali delle modifiche richieste saranno effettivamente accolte. Sugli eventuali mancati risparmi, se la vedranno direttamente viale Trastevere e ministero dell'Economia. Tra gli aggiustamenti richiesti da Consiglio di Stato e Parlamento, che molto probabilmente saranno accolti, ci sarà l'avvio, dal prossimo 1° settembre, dei nuovi indirizzi limitato alle sole prime classi (le iscrizioni alle superiori sono state, infatti, spostate al prossimo 26 marzo). Altre modifiche scontate sono quelle che mirano a realizzare un miglior raccordo tra i bienni e prevedere qualche percorso di studio in più. Per il resto, bisognerà aspettare. Per quanto riguarda i licei, la Commissione Istruzione del Senato, ha raccomandato, in particolare, di rafforzare la didattica e l'uso dei laboratori con particolare riguardo alle discipline scientifiche. Altro suggerimento, è stato quello di ampliare il novero delle discipline attivabili sulla base del Piano dell'offerta formativa. I nuovi istituti tecnici, invece, dovranno prevedere un rafforzamento del raccordo con il mondo del lavoro e delle professioni, anche attraverso la diffusione di stage, tirocini, un'effettiva alternanza scuola-lavoro. All'interno, poi, dell'intero sistema degli indirizzi, viene raccomandato di conservare il riferimento alla figura del perito aziendale corrispondente in lingue estere (Pacle-Erica), così come fortemente richiesto dal mondo della produzione. Per quanto riguarda, invece, i professionali, da Palazzo Madama, hanno chiesto al Governo di valutare l'opportunità di istituire "Poli per il Turismo", o istituti di istruzione superiore che comprendano l'istituto tecnico per il turismo e quello professionale per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera. Occorrerà, anche, favorire l'utilizzo della quota dell'autonomia ampliando la determinazione degli organici a livello regionale. Altro invito, che Palazzo Chigi dovrà considerare, è la definizione del concetto di flessibilità in modo distinto da quello dell'autonomia, »per esplicitare meglio gli strumenti a disposizione delle istituzioni scolastiche, anche al fine di corrispondere alle esigenze degli studenti e del territorio». |