Esami più difficili in terza media,
niente maturità senza 6

 Il Messaggero, 6.1.2010

ROMA (6 gennaio) - Queste le principali novità per quanto riguarda valutazioni finali e maturità.

Esami più difficili anche per i ragazzi della terza media. Arrivare al top dei voti (10, magari anche accompagnato da una bella lode) sarà un obiettivo per piccoli geni da quest’anno: le nuove regole per valutare gli alunni hanno reso più difficile il percorso verso il massimo dei riconoscimenti. Il voto finale sarà infatti calcolato facendo la media aritmetica tra i voti ottenuti a fine anno, quelli delle prove scritte e orali. In pratica per aspirare al 10 ci vuole, come minimo, un 9,5 secco a cui possono aggiungersi gli 0,5 punti di bonus che ha in mano la commissione. Sbarramenti sono previsti anche all’accesso: ci vuole il 6 in tutte le materie per partecipare all’esame di terza.

Per gli indisciplinati bocciatura o niente esami all'ultimo anno. Ormai non c’è più scampo. Con le nuove regole volute dalla Gelmini chi ha il 5 in condotta non passa l’anno o, se è in terza media o in quinta alle superiori, non accede all’esame di fine corso. La novità è stata introdotta con la legge 169 del 2008 e poi dettagliata e in successivi passaggi, da ultimo il regolamento sulla valutazione degli alunni che risale a questa estate, ad agosto. Il 5 viene dato a chi incorre in sanzioni disciplinari (sospensione, note per atti gravi) ed è deciso dal consiglio di classe in sede di scrutinio. Secondo il ministero, a giugno 3mila studenti delle medie sono stati bocciati per una insufficienza in condotta. Alle superiori oltre il doppio, circa 6.500.

Niente 6, niente maturità. L’anno scorso i diplomati del 2009 hanno avuto l’ultima chance per accedere all’esame con la media della sufficienza. Anche un 4 in greco, a giugno dell’anno passato, non ha sbarrato la strada agli aspiranti maturandi. Stavolta non sarà così: ai prossimi esami di Stato delle superiori potrà partecipare alle prove scritte e orali solo chi avrà tutte sufficienze in pagella, comportamento compreso. Lo prevede il nuovo regolamento sulla valutazione della Gelmini, all’articolo 6. Nel 2009 la novità, introdotta a poche settimane dal cruciale esame, aveva suscitato numerose polemiche e una piccola marcia indietro che, stavolta, non si ripeterà.

La “stellina” solo a chi si presenta allo scrutinio finale con 100 tondo. E’ di pochi giorni fa un decreto del ministro che impone una stretta sulla lode alla maturità. Già da quest’anno ottenere il riconoscimento (che dà diritto ad un assegno di 650 euro) sarà più difficile. Innanzitutto ci vuole il massimo dei voti in tutte le prove d’esame: bisognerà presentarsi allo scrutinio finale con un 100 tondo, ottenuto senza usufruire del bonus di 5 punti a disposizione della commissione. Non solo: serve anche una media superiore all’8 nel triennio finale. E le decisioni della commissione dovranno sempre essere unanimi. Cambia anche l’assegnazione del credito scolastico: la fascia più alta viene attribuita solo a chi ha la media superiore al 9.