Sentenza della Cassazione da Tuttoscuola, 21.1.2010 La Cassazione ha emesso una pronuncia destinata a fare scuola: i clandestini con figli minori possono rimanere nel nostro Paese "con un permesso di soggiorno temporaneo". Nella ordinanza (823) della Cassazione si legge "non può ragionevolmente dubitarsi che, per un minore, specie se in tenerissima età, subire l'allontanamento di un genitore, con conseguente impossibilità di avere rapporti con lui e di poterlo anche soltanto vedere, costituisca un sicuro danno che può porre in serio pericolo uno sviluppo psicofisico, armonico e compiuto. A seguito di questo pronuncia, la Cassazione ha concesso un permesso temporaneo di due anni ad un padre clandestino che chiedeva di rimanere a Milano per stare vicino ai due figli piccoli. Nel 2008 la Corte d'Appello di Milano gli aveva negato il permesso e il clandestino aveva fatto ricorso in Cassazione. Con successo, come si è visto. Per i magistrati un figlio "non è una scusa", e la deroga al decreto legislativo 286/98 sulla presenza dello straniero sul territorio nazionale, va individuata "in una incisiva protezione del diritto del minore alla famiglia e a mantenere rapporti continuativi con entrambi i genitori". La pronuncia della Cassazione ha provocato già le prime reazioni. Il sindaco di Verona Flavio Tosi, nel commentare la sentenza della Cassazione ha dichiarato che potrebbe aprirsi un flusso di cittadini stranieri che cercano di arrivare qui con un minore per approfittare di questo status. Sarà, quindi, necessario valutare caso per caso. Il sindaco leghista teme anche che qualche pluripregiudicato o una persona pericolosa possa utilizzare l'alibi del figlio minore per restare sul territorio. "Se una persona delinque può anche avere figli minori ma deve tornare a casa sua" ha dichiarato Tosi ai microfoni di CNRmedia. |