L’A.Ge. denuncia un uso improprio
dei contributi delle famiglie

da TuttoscuolaNews N. 428, 15 febbraio 2010

Dopo i sindacati degli insegnanti, anche le associazioni dei genitori denunciano lo stato di crisi delle finanze scolastiche. Mentre il Miur, accogliendo la pressante richiesta sindacale, rinvia a fine febbraio il termine per la presentazione del programma (bilancio) per il 2010, sul territorio si susseguono le proteste da parte anche dei genitori.

L’ultima, per il momento, viene dall'associazione genitori A.Ge. della Toscana che denuncia come, a fronte della riduzione progressiva dei fondi statali destinati alle scuole, molte istituzioni scolastiche anche per assicurare il funzionamento quotidiano, utilizzano i contributi delle famiglie per necessità che non hanno nulla a che vedere con la didattica.

La presidente dell'A.Ge. Toscana Rita Manzani Di Goro dichiara che sono sempre più numerose le segnalazioni di un uso improprio del contributo volontario dei genitori, usati prima per la tassa sui rifiuti, poi per le visite fiscali e i materiali di pulizia.

Per la rappresentante dell'associazione, le famiglie non possono subire passivamente questa situazione di emergenza, che indirettamente si riversa sugli alunni ai quali non vengono destinate le risorse previste per legge.

“È un fatto - spiega la Manzani - che le scuole, di fronte a una spesa ingente imprevista, mettono mano ai fondi più accessibili, primo fra tutti il contributo volontario dei genitori. I genitori debbono tutelare per primi i loro figli, mettendo ben chiaro nella causale che il loro versamento è finalizzato all'ampliamento dell'offerta formativa, così quei soldi entreranno vincolati in bilancio e potranno essere utilizzati esclusivamente a favore dei bambini e della didattica”.