Oggi l'incontro con i sindacati, domani l'ok
definitivo durante il Cdm
Superiori, riforma dal primo anno Salvo Intravaia, la Repubblica 3.2.2010 Ormai è certo: la riforma della scuola superiore partirà soltanto dal primo anno e ritorna la Geografia. Pochi minuti fa, il sottosegretario all'Istruzione, Giuseppe Pizza, ha incontrato i sindacati della scuola in vista del varo definitivo dei tre Regolamenti che riformeranno l'intero asse della scuola superiore italiana a partire dal prossimo settembre. L'ok definitivo alla riforma, che il ministro Mariastella Gelmini non ha esitato a definire "epocale" arriverà domani mattina, durante la seduta del Consiglio dei ministri. Poi, sarà la volta della campagna informativa del ministero che avrà il gravoso compito di spiegare a genitori e studenti, in procinto di fare la propria scelta, come funzionerà il tutto: indirizzi di studio, materie e orari settimanali. Ma i primi commenti non sembrano entusiastici. Per Francesco Scrima, che ha sempre considerato "necessaria per il paese la riforma della secondaria di secondo grado" "partire dalle prime e per tutti gli indirizzi contemporaneamente è una buona cosa", ma i tagli alle ore di lezione nelle seconde, terze e quarte classi degli istituti dei tecnici e professionali, a partita in corso, "rischiano di fare implodere il sistema". In sostanza, la riforma partirà dalla prima classe in tutte e tre le filiere (licei, istituti tecnici e istituti professionali), ma negli ultimi due segmenti gli orari settimanali, il prossimo anno, dimagriranno in tutte le altre classi all'infuori delle quinte. Dal prossimo anno, quasi un milione di studenti che frequentano le seconde, terze e quarte classi di tecnici e professionali studieranno meno. E saranno le materie professionalizzanti ad essere penalizzate. E' questo il prezzo da pagare a quella che Scrima definisce "la rigidità del ministero dell'Economia sulla riforma". Concetto ribadito da Mimmo Pantaleo, segretario nazionale della Flc Cgil. "L'unica logica è quella dei tagli. Qualche miglioramento relativo all'avvio dei regolamenti solo alle prime classi è condizionato negativamente per tecnici e professionali dai tagli di ore per seconde, terze e quarte: il prossimo anno ci sarà - secondo Pantaleo - il caos con riduzioni orarie consistenti delle materie professionalizzanti. E nei licei si conferma l'assenza del diritto per i classici, linguistici e scientifici". Ma c'è chi sorride. Il liceo delle Scienze umane recupera il Diritto e nei bienni degli istituti tecnici ricompare la Geografia. Anche al liceo classico, secondo le ultime indiscrezioni, si recuperano due ore di Scienze al biennio. Ma il quadro completo dei curricula sarà disponibile domani a metà mattinata, quando il governo avrà dato il via libera alla riforma. La cosa certa è, che entro il 26 marzo, 500 mila ragazzini potranno scegliere tra sei licei (classico, scientifico, artistico, delle scienze umane, musicale e coreutica, linguistico), 11 istituti tecnici e 6 istituti professionali. Ma che la riforma dovrà anche tagliare 14 mila cattedre. |