Dirigenti scolastici sempre senza contratto di R.P. La Tecnica della Scuola, 19.2.2010 Tutte le sigle sindacali hanno dichiarato lo stato di agitazione. Per la perequazione alle altre dirigenza statali il Governo non ha stanziato neppure un euro. Anche i dirigenti scolastici stanno perdendo pazienza: un paio di giorni fa, dopo l’ennesimo infruttuoso incontro per la stipula del contratto nazionale, scaduto ormai da 50 mesi esatti, tutte le sigle presenti al tavolo (Flc, Cisl, Snasl e Anp) hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione del personale. “Le delegazioni di Anp, Flc-Cgil, CislScuola e Snals Confsal – commentano all’unisono i 4 sindacati - in presenza di una situazione negoziale che non presenta concreti elementi di apertura nei confronti delle richieste unitariamente avanzate, hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione della categoria con lo scopo di rivendicare gli obiettivi contenuti nella lettera unitaria dello scorso 23 ottobre 2009 e di sollecitare la controparte a mantener fede agli impegni presi”. D’altronde, neppure sulla questione dei contratti integrativi regionali le cose sono andate molto meglio: anche in questo caso, dopo mesi e mesi di lunghe riunioni, il Ministero non è ancora in grado di fornire nel dettaglio regione per regione la situazione economica relativa ai fondi. “L’unica novità positiva -commentano i sindacati - è la disponibilità manifestata dall’amministrazione per la prima volta a verificare la corrispondenza fra le risorse disponibili nei fondi nel 2007 e i costi previsti dai contratti integrativi regionali al momento vigenti e non più rinnovati negli anni successivi”. I risultati della verifica saranno disponibili in occasione del prossimo incontro fissato per il giorno 4 marzo.
Il 23 febbraio e
l’11 marzo proseguirà invece la trattativa per il contratto
nazionale. Ma il fatto è che, per questa voce, il Governo non ha stanziato neppure un euro. |