Sì a nuovi licei e accorpamenti.
Ecco la scuola riformata in Fvg

dal Messaggero Veneto del 12.2.2010

UDINE. Cambia l’offerta scolastica in regione con l’accorpamento di diversi istituti, soprattutto a Gorizia, e l’a ggiunta di alcuni percorsi, come quello del liceo, soprattutto a Udine. È la “rivoluzione” della scuola superiore in Fvg grazie al “ Piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche autonome per il 2010/2011”, così si chiama, che ha ricevuto ieri il via libera della giunta guidata da Renzo Tondo, su indicazione dell’assessore all’Istruzione Roberto Molinaro. Il documento è stato redatto a partire dalle indicazioni delle quattro Province e dopo aver recepito il parere dell’Ufficio scolastico regionale, che ha manifestato alcune preoccupazioni soprattutto sui diversi accorpamenti nell’isontino.

Le Province, inoltre, hanno elaborato i propri programmi consultando e acquisendo i pareri degli enti locali. Il Piano adegua la scuola regionale alla riforma del ministro Mariastella Gelmini che, su tutto, per le superiori prevede l’eliminazione di indirizzi sperimentali e sperimentazioni varie per arrivare a sei licei: quello artistico, articolato in tre indirizzi (arti figurative; architettura, design, ambiente e audiovisivo, multimedia, scenografia); il classico, con l’insegnamento di una lingua straniera nell’intero quinquennio; lo scientifico, con l’o pzione scientifico-tecnologica; il linguistico; il musicale e coreutico e quello delle scienze umane. Seguendo questo canovaccio, a Udine l’istituto magistrale Percoto diventa liceo delle scienze umane; all’istituto tecnico Malignani debutterà il liceo tecnologico, oltre a mantenere l’indirizzo tecnico; stessa cosa al commerciale Zanon che avrà anche un liceo delle scienze umane.

E un liceo aprirà anche al tecnico e professionale Solari di Tolmezzo. Situazione invariata a Trieste e a Pordenone, mentre a Gorizia ci saranno le modifiche più importanti. L’istituto tecnico agrario Brignoli di Gradisca mantiene lo stesso indirizzo, ma accorperà anche il Pacassi e il Fermi, oggi uniti al Galilei, e la sede sarà Gradisca. Il Galilei, dunque, diviene scuola a sè, mentre il tecnico D’Annunzio, già unito al Max Fabiani, “acquista” l’i stituto magistrale Slataper e anche l’indirizzo di liceo delle scienze umane. Il classico Dante, infine, “cede” lo Slataper e rimane aggregato allo scientifico Duca degli Abruzzi. «C’è un orientamento comune – spiega Molinaro – che è quello di consentire la realizzazione di scuole superiori con più tipi di percorsi formativi, una scelta che consentirà di avere una maggiore flessibilità nell’offerta a disposizione della famiglie, ma anche una più ampia possibilità di utilizzo delle risorse umane, perchè più tipologie formative significano anche più docenti.

Un passo importante verso l’attuazione della riforma Gelmini». Ci sono scuole che hanno già alzato la polemica per non aver ottenuto indirizzi in più, ma Molinaro rassicura: «Nelle successive fasi di attuazione della riforma ognuno troverà puntale risposta». Ma avvisa anche gli istituti con nuovi corsi: «Il prossimo anno valuteremo la risposta ai nuovi indirizzi e non accetteremo – sostiene l’assessore – corsi e percorsi formativi che non siano giustificati da una quantità adeguata di studenti». E la preoccupazione per Gorizia dell’Ufficio scolastico regionale? Nessun problema: «È un Piano pluriennale e quindi ci sono due anni di tempo per adeguarsi», conclude Molinaro.