10 febbraio “Giorno del ricordo”
per le vittime delle foibe

 La Tecnica della Scuola, 9.2.2010

Il 10 febbraio ricorre il "Giorno del ricordo", istituito dal Parlamento italiano con la legge n. 92 del 30 marzo 2004, al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe e dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. 

Subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, nelle foibe, voragini rocciose, furono gettati più di diecimila istriani e triestini, italiani e slavi, anche antifascisti, colpevoli di opporsi all’espansionismo slavo propugnato da Josip Broz, meglio conosciuto come Tito.

Per celebrare il “Giorno del ricordo" le scuole sono invitate ad organizzazione iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi che anche negli anni successivi costrinsero centinaia di migliaia di italiani, abitanti dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia, a lasciare le loro case, spezzando secoli di permanenza continuativa in quei territori.

Negli istituti scolastici il quadro storico potrà essere approfondito anche con il coinvolgimento delle associazioni degli esuli. Iniziative possono essere organizzate per valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico di quelle popolazioni, in particolare ponendo in rilievo il contributo allo sviluppo del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all'estero.

La scuola, che è il luogo della conoscenza e dell'istruzione, ha anche l'alto compito di formare i giovani per la vita, di favorire lo sviluppo del senso civico, di educarli ai valori della cittadinanza, della pace e della solidarietà.