Scuole senza un soldo da Leggo, 26.2.2010 Rimaste senza un soldo, o quasi, alcune scuole fanno pagare i corsi di recupero agli studenti che hanno debiti. La denuncia arriva da Skuola.net che ha ricevuto la prima segnalazione a gennaio («Nella mia scuola si vogliono fare pagare i recuperi extra curriculari a 25 euro a corso. volevo sapere se è giusto pagare questo contributo oppure no. xke mi pareva ke l'anno scorso fossero gratuiti»). Il portale studentesco ha quindi indetto un sondaggio ad hoc e i risultati hanno confermato che non si tratta di un caso isolato: su quasi 1100 studenti votanti, il 14% ha dichiarato che nella propria scuola i corsi di recupero sono a pagamento. Eppure - ricorda il portale studentesco - il D.M. 80 del 3 Ottobre 2007 parla chiaro: «Le istituzioni scolastiche sono tenute comunque a organizzare, subito dopo gli scrutini intermedi, interventi didattico-educativi di recupero per gli studenti che in quella sede abbiano presentato insufficienze in una o più discipline, al fine di un tempestivo recupero delle carenze rilevate». «Nella legge - osserva Skuola.net - non si nomina alcun esborso monetario da parte degli studenti e soprattutto si impone agli studenti di partecipare a questi corsi, a meno che le famiglie non decidano di provvedere in proprio. Siamo di fronte a un nuovo contributo 'in' volontario che le scuole chiedono alle famiglie». Ricordando quindi che l'articolo 34 della Costituzione afferma che la scuola pubblica è gratuita fino all'età dell'obbligo, il portale fa notare che di conseguenza «ogni contributo versato direttamente alla scuola è da ritenersi facoltativo». «Molte scuole però - constata amaramente - omettono questa verità e lo fanno passare per obbligatorio». |