E per il 2010? Prevista un'ulteriore contrazione
Scuola, nel 2009 gite in calo: Roma - (Adnkronos/Ign) - I dati dell'indagine del Centro studi turistici di Firenze per i flussi relativi all'anno scolastico 2008/09: ''I partecipanti sono stati circa 3,6 milioni, dei quali 2,8 milioni hanno visitato una o più località italiane e 764mila hanno preferito una o più località estere''. IGN-ADNkronos, 23.2.2010 Roma, 23 feb. (Adnkronos/Ign) - Un 2009 segnato da cali pesanti in termini di presenze per il settore del turismo scolastico, senza segnali di ripresa all'orizzonte. E' il quadro emerso dall'indagine del Centro studi turistici di Firenze, che ha evidenziato, per i flussi relativi all'anno scolastico 2008/09, una diminuzione dei pernottamenti del 17,3% in Italia e del -12,5% per i viaggi all'estero, riportando i valori dei pernottamenti (10,5 milioni in Italia e i 2,8 milioni all'estero) a quelli registrati nel 2002/03. Il fatturato complessivo è stimato invece in 651 milioni di euro, mentre i partecipanti ai viaggi di istruzione sono stati circa 3,6 milioni, dei quali 2,8 milioni hanno visitato una o più località italiane e 764 mila hanno preferito una o più località estere. "La quota del turismo all'estero rappresenta il 20% dei viaggi scolastici - commenta con l'ADNKRONOS il direttore del settore Studi e ricerche del Cst, Gianfranco Lorenzo - anche se interessa una quota significativa del fatturato totale perché investe cifre medie più consistenti". Il fatturato complessivo, comprendente solo la spesa dei servizi turistici diretti, è di 651 milioni di euro (-12,7% rispetto al 2007/2008), ripartita tra i 391 milioni di euro per i viaggi nazionali (-14,9%) e i 260 milioni dei viaggi all'estero (-9,2%). Per quanto riguarda l'anno in corso, si escludono delle inversioni di tendenza. "Non abbiamo ancora delle stime disponibili perché i bilanci si potranno tracciare solo ad anno scolastico concluso - precisa Lorenzo - ma il sentore è che il turismo studentesco registrerà un'ulteriore contrazione, non certo una ripresa, per il mix di crisi economica e di tagli alla scuola". Ad incidere pesantemente sul trend negativo, secondo lo studioso, sono i bilanci scolastici "sempre più decurtati" e "il rischio per gli insegnanti di non vedersi riconosciuta, da parte del Ministero dell'Istruzione, la missione di presenza". Per le destinazioni italiane si conferma comunque l'interesse verso le tradizionali città d'arte: Roma, Firenze, Venezia e Napoli, che intercettano il 21,8% dei pernottamenti complessivi. In termini di aree regionali, invece, la più importante quota di mercato risulta distribuita tra la Toscana (18,3%), il Lazio (11%), l'Emilia Romagna (10,3%) e il Veneto (7,9%).Queste regioni ospitano circa il 48% dei flussi. Un buon posizionamento sul mercato è stato rilevato anche per la Lombardia, la Campania, la Sicilia e l'Umbria. In relazione ai viaggi all'estero, il 41% delle scelte si sono orientate verso Francia e Spagna, con rispettivamente il 22,4% e il 18,5% delle preferenze. Nel 2009 "la Francia - precisa Lorenzo - si è distinta per 630mila pernottamenti, non limitandosi l'interesse delle scuole alla sola Parigi, ma estendendosi anche alla Provenza e alla Costa Azzurra". I flussi turistici più consistenti riguardano inoltre la Spagna, con 520mila pernottamenti, e la Germania con 390mila. In cima alla classifica, riporta il direttore, Barcellona, Praga, Parigi, Berlino, mentre "Londra si posiziona solo dietro Vienna, Atene, e Monaco". Al ridimensionamento del fenomeno potrebbe aver contribuito, secondo il Centro studi, anche l'aumento dei prezzi. Infatti, la spesa media per i viaggi di istruzione in Italia è salita del 6,9% nel 2007/08 e del 5,7% nel 2008/09, passando dai 121,1 euro del 2005/06 ai 136,9 euro del 2008/09. In aumento anche la spesa media per i viaggi all'estero (+6% nel 2007/08 e +5,2% nel 2008/09), passata dai 305,1 euro del 2005/06 ai 340 euro del 2008/09. |