Sulla riforma giudizi contrapposti da Tuttoscuola, 4.2.2010 L'aggettivo "epocale" con il quale il ministro Gelmini ha qualificato la riforma dell'istruzione secondaria varata questa mattina dal Consiglio dei ministri ha "sbalordito" la capogruppo del Pd Anna Finocchiaro, a cui giudizio "spacciare per riforma epocale della scuola superiore quella che altro non è che una serie di misure dettate da necessità di cassa ci sembra davvero una enormità". Inoltre, aggiunge la Finocchiaro, per fare questa riforma "il governo ha scelto la strada più veloce e meno democratica, privando il Parlamento e il Paese di un confronto serio e doveroso". Non è affatto d'accordo la presidente della commissione Istruzione della Camera Valentina Aprea, Pdl, a cui avviso "i regolamenti approvati oggi sono il frutto di un travagliato ma felice dibattito politico-istituzionale. Dopo tanti anni di sperimentazioni per la prima volta la politica, il governo e il Parlamento, riformano la scuola secondo criteri di modernità ed europei". Anche l'ex titolare di viale Trastevere Giuseppe Fioroni, Pd, insiste sui vincoli di finanza pubblica che hanno gravato sulla riforma: "Fare della scuola il bancomat del governo", ha detto, "approvando tagli di ore e di personale per fare cassa e camuffando tutto sotto la parola 'riforma' e' solo un altro modo per umiliarla. Per fare riforme serie servono risorse vere: il tornio non diventa un laboratorio di elettronica con la bacchetta magica". Su questo punto il ministro Gelmini ha replicato puntigliosamente durante la conferenza stampa svoltasi dopo la seduta del Consiglio dei ministri: "Qualcuno sostiene che riforma è stata fatta per fare cassa. Nulla di più falso, anzi è il frutto di un lavoro approfondito, necessario e urgente". E poi, ha aggiunto polemicamente, proprio questa settimana "l'Ocse ha bastonato l'Italia perchè rea di avere un numero di ore eccessivo per l'apprendimento. Abbiamo abbandonato l'approccio quantitativo per far prevalere la qualità, non è aumentando le ore che si migliora la didattica". |