In attesa dei regolamenti

da Tuttoscuola, 8.2.2010

C'è viva attesa per conoscere i testi definitivi dei regolamenti di riforma delle superiori, approvati giovedì mattina dal Consiglio dei Ministri.

Per il momento se ne conoscono soltanto alcuni stralci ufficiosi, nonché gli allegati (pubblicati sul sito del Miur) relativi al regolamento dei licei.

Come mai questo ritardo?

Avviene da sempre che i testi di decreti legge, di regolamenti o di altri dispositivi di particolare complessità, dopo l'approvazione da parte del Consiglio dei ministri, siano sottoposti ad un ulteriore controllo tecnico per evitare improprietà o inesattezze difficili da correggere nelle fasi successive di formalizzazione dei provvedimenti. Inoltre i tre testi hanno bisogno di essere comparati tra di loro per armonizzare contenuti e procedure.

I regolamenti di riforma delle superiori sono stati approvati dal Consiglio dei Ministri con la formula di rito "salvo intese", lasciando intendere che, ad esempio, potrebbero essere necessarie verifiche con il Mef per gli aspetti economici.

La parte che potrebbe subire qualche assestamento, data anche la delicatezza della materia, è quella che ha introdotto la novità delle riduzioni di orario nelle classi successive alla prima con effetto contestuale a decorrere dal 2010-11. Tuttoscuola, nella newsletter di stamani, supponendo l'applicazione delle riduzioni di orario tutte a decorrere dal 2010-2011, aveva ipotizzato una riduzione complessiva, di circa 7mila posti di docenza (5.300 nei tecnici, 1.800 nei professionali). La situazione comunque è ancora fluida e si può modificare di ora in ora. Secondo indiscrezioni di queste ultime ore, negli istituti professionali la contrazione di orario per le seconde e le terze ancora a vecchio ordinamento potrebbe essere diluita su due anni scolastici, anziché tutta dal 2010-2011.

In questo modo nel 2010-11 le seconde e le terze andrebbero a 34 ore; dal 2011-12 le seconde, diventate terze, andrebbero a 32 ore. Nei due anni ci sarebbe (ovviamente è una stima di massima) una riduzione di organico di circa 1.300 posti, di cui solo circa 900 dal settembre 2010 e le restanti da settembre 2011.

Ricapitolando le riduzioni di organico per il 2010/2011 - secondo queste ipotesi - dovrebbero essere di 5.300 nei tecnici e di 900 nei professionali, per un totale di 6.200 posti.

E' bene sottolineare, comunque, che non si tratta di tagli aggiuntivi rispetto alla manovra prevista dall'art. 64 della L. 133/2008, ma di un di cui.

In ogni modo sarà il prossimo decreto sugli organici a fare chiarezza su tutto.