Zaia (Lega): «Il dialetto accorcia
le distanze e favorisce relazioni sociali»

 Il Gazzettino, 3.2.2010

ROMA (3 febbraio) - Il dialetto, in questo caso quello veneto, è per il ministro Luca Zaia oltre che un veicolo di comunicazione e di espressione «anche un fondamentale strumento di integrazione». Zaia, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Veneto, commenta così l'indagine della Quaeris da cui risulta che un immigrato su tre chiede che accanto all'italiano venga insegnato a scuola anche il dialetto veneto, per meglio integrarsi.

«Tale è il ruolo che il veneto, e gli altri dialetti, hanno nella vita di tutti i giorni - prosegue - che gli stessi stranieri chiedono venga insegnato nelle scuole. Il dialetto accorcia le distanze e favorisce le relazioni sociali. In base alla ricerca, ad esempio, gli anziani e i disabili si sentono più sicuri se chi li assiste parla il dialetto. Questi dati sono la conferma che siamo nel giusto quando affermiamo che le lingue materne sono una componente imprescindibile della comunità e della sua identità».