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Scuola, via ai primi La Regione «anticipa» la riforma. Dura la Provincia: troppa fretta, vertice con i presidi di Silvia Madiotto da Il Corriere del Veneto, 10.2.2010 TREVISO —La giunta regionale ha approvato ieri una delibera concernente l’offerta scolastica degli istituti per il prossimo anno, con i nuovi indirizzi di formazione superiore dettati dalla riforma del ministro dell’istruzione Maristella Gelmini. Per quanto riguarda la Marca, però, a differenza del resto del Veneto è ancora tutto da decidere, e la questione rimane ancorata a una riunione che si terrà probabilmente domani in Provincia. A convocarla è stata l’assessore alle politiche scolastiche Carla Puppinato: «È difficile prendere decisioni in assenza di norme. La riforma scolastica è una novità positiva, ma serve del tempo per riflettere ». L’assessore ha deciso di lasciare la parola ai presidi. «In questo mi sono trovata in pieno accordo con il provveditore Maria Giuliana Bigardi – spiega, esprimendo però qualche perplessità -. Quanto discusso dalla giunta regionale mi è sembrato prematuro, la normativa è ancora poco chiara, dobbiamo avere in mano la legge prima. Prendere decisioni con tanta fretta mi sembra assurdo». La confusione è ancora palese, e il caso dei licei musicali e coreutici è emblematico. La riforma ne prevede complessivamente 50 in tutto il Paese. «A Treviso già tre istituti hanno chiesto l’indirizzo musicale – spiega Puppinato – ma ancora non sappiamo quanti saranno concessi al Veneto. Ne discuteremo con i presidi». Per quanto riguarda i nuovi indirizzi per i licei, la delibera ribadisce che la competenza è della Provincia, «che dovrà indicare puntualmente in quali scuole radicare la nuova offerta formativa ». Puppinato preferisce attendere: la Marca è stata l’unica provincia a non avanzare ipotesi, approvando la confluenza dal vecchio al nuovo ordinamento delle istituzioni scolastiche soltanto per la parte automatica. E se dovessero sorgere problemi o incomprensioni, rivela che i dirigenti della Marca sarebbero anche pronti a fare ricorso. Altro tema è quello degli accorpamenti per chi non raggiungerà il numero minimo di studenti. La dirigente scolastica provinciale Carmela Palumbo illustra il provvedimento: «Abbiamo proceduto principalmente per verticalizzazioni, con la soppressione di una direzione didattica andata a confluire in un istituto comprensivo, per razionalizzare risorse». Due gli interventi nella Marca. Il primo riguarda il polo di Conegliano, dove nell’anno scolastico 2009/10 i circoli didattici I, II e III di Conegliano e San Pietro di Feletto e la scuola secondaria di primo grado Cima di Conegliano verranno accorpati in tre istituti. Nel polo di Treviso sono stati accorpati 9 plessi in un unico istituto comprensivo, il «C. Casteller» di Paese. |