ANTEPRIMA IL SOLE 24 ORE

Bocciati i limiti al sostegno

Corte costituzionale. Illegittime le disposizioni che vincolavano il numero
dei docenti nelle classi. Censurato anche lo stop alle assunzioni a termine in deroga

di Giovanni Negri da Il Sole 24 Ore, 28.2.2010

MILANO. Il diritto allo studio va assicurato anche agli studenti disabili. Fa parte di un nucleo di garanzie non attaccabili neppure dalla discrezionalità del legislatore. Per queste ragioni la Corte costituzionale, con la sentenza n. 80, depositata ieri e scritta da Maria Rita Saulle, ha dichiarato l'illegittimità delle norma della Finanziaria 2008 con le quali veniva fissato un limite massimo al numero dei posti degli insegnanti di sostegno. Identica bocciatura per l'esclusione dalla possibilità di assumere con contratto a tempo determinato i medesimi docenti in deroga al rapporto insegnanti-alunni, quando nelle classi sono presenti studenti con una disabilità grave.

La Consulta era stata chiamata in causa dal Consiglio amministrativo della Regione Sicilia, che "sospettava" un contrasto con i valori di solidarietà collettiva nei confronti dei disabili gravi. Una vera discriminazione che impedirebbe la piena partecipazione alla vita sociale del Paese e l'acquisizione del livello di istruzione obbligatoria prevista.
La Corte, nell'affrontare la questione, osserva innanzitutto che esistono varie forme di disabilità, gravi e meno gravi, ma per ognuna vanno individuati meccanismi di rimozione degli ostacoli. Sotto il profilo dell'istruzione, in particolare, il diritto dei disabili è oggetto di tutela sia nell'ordinamento internazionale sia in quello interno. Sul piano internazionale a fare da punto di riferimento, ricorda la Corte, è la recente Convenzione delle Nazioni Unite del 2006 resa esecutiva in Italia con la legge n. 18 del 2009. Sul piano naziona-le, invece, il diritto all'istruzione dei disabili è garantito dalla legge n. 104 del 1992 che lo qua-lifica come fondamentale. La sua fruizione è poi garantita in particolare attraverso misure di integrazione e sostegno indirizzate all'obiettivo di una frequenza certa della scuola.

Tra le varie misure a venire in primo piano è quella del personale docente specializzato e, sempre nella prospettiva di una protezione effettiva dei diritti dei disabili, anche la possibilità di assumere con contratti a termine insegnanti anche in deroga ai vincoli numerici del rapporto tra docenti e alunni. Le disposizioni della Finanziaria 2008 mettono invece dei limiti massimi alla determinazione del numero degli insegnanti di sostegno e cancellano anche la possibilità delle assunzioni in deroga. Misure che si pongono in contrasto sia con norme in-ternazionali, sia costituzionali, sia ordinarie.

È vero che il legislatore, nella individuazione delle misure a tutela dei disabili, ha un'ampia discrezionalità, ma questo potere ha un limite invalicabile nell'esistenza di un nucleo di garanzie che non possono in alcun modo essere compresse. Soprattutto le critiche della Consulta si concentrano sulla disposizione che ha cancellato le assunzioni in deroga: erano proprio queste infatti a costituire uno degli strumenti attraverso i quali era reso effettivo il diritto fondamentale all'istruzione del disabile grave, prevedendo la possibilità di ore aggiuntive di insegnamento dedicato e individuale.