SCUOLA

Protesta studenti, presa di mira
casa ministro Gelmini a Bergamo

da Italpress, 7.12.2010

BERGAMO (ITALPRESS) – Le manifestazioni contro la riforma della scuola e dell’Universitą arriva a casa Gelmini. A Bergamo, alcuni giovani, hanno appeso uno striscione e scaricato sterco davanti l’abitazione del ministro dell’Istruzione. Gli autori del gesto hanno poi rivendicato con una nota: “La cittą di Bergamo ospita nella sua roccaforte alta il ministro pił amato da tutti gli studenti d’Italia. Abbiamo violato questa roccaforte e scaricato davanti a casa Gelmini la ‘naturale’ reazione alla sua riforma”.

Al ministro Gelmini messaggi di solidarietą da parte del presidente della Camera, Gianfranco Fini: “Tale volgare episodio e’ espressione di una logica rispetto alla quale lo Stato non deve mai essere transigente, a difesa della democrazia e della libertą nel nostro Paese. Sono certo che tale vile gesto non le impedirą di proseguire con serenitą la sua attivitą al servizio dello Stato”.

Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, si e’ detto “particolarmente vicino al ministro Mariastella Gelmini che, con coraggio e assoluta dedizione, ha portato al varo una grande riforma mirata al rilancio del sistema universitario italiano in un’ottica meritocratica e di razionalizzazione delle risorse, per il raggiungimento di un livello di preparazione alto e competitivo. Purtroppo – continua il Guardasigilli -, la violenza alla base delle contestazioni ha prodotto gesti volgari che devono essere ripudiati con forza da tutto il mondo politico, senza alcuna differenza. Il confronto e le diversitą di vedute non devono essere strumentalizzate fino al punto di incrinare il limite segnato dalla legalitą e ancor prima dalla dignitą di chi dissente e di chi e’ il bersaglio dei dissensi”. “Desidero esprimere solidarietą politica e personale al ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, vittima di un inqualificabile atto di vandalismo che, forse, nella testa degli autori, vorrebbe assumere un significato politico.

Ma la politica e’ un’altra cosa e oggi dovrebbe prendere le distanze – tutta, senza distinzioni – dalla violenza, l’odio e l’intimidazione” ha invece scritto il ministro per le Pari Opportunitą, Mara Carfagna. “Ancora una volta chi con coraggio e passione opera per riformare e migliorare il nostro Paese, presenta e approva una riforma al solo scopo di modernizzare l’Italia, viene indicato come un nemico da minacciare e, addirittura, da inseguire fin sotto casa – aggiunge il ministro -. Dovrebbe riflettere e chiedere scusa chi, nelle scorse settimane, magari per conquistare qualche voto, ha assecondato la minoranza rumorosa degli studenti, dando copertura politica ai loro gesti al limite della legalitą”.