SCUOLA
Valutazione docenti, a Torino
La Tecnica Scuola: sedi storiche e prestigiose.
Esultano i Cobas ApCOM, 13.12.2010 Roma, 13 dic. (Apcom) - Partirebbe col piede sbagliato il progetto sperimentale sulla valutazione dei docenti proposto dal ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, cui parteciperanno per un triennio, già per l'anno scolastico in corso, 20 scuole delle province di Napoli e Torino selezionate tramite sorteggio tra tutte coloro che avanzeranno la loro candidatura. A riferirlo è il periodico specializzato 'La Tecnica della Scuola', a cui risulta che solo nel capoluogo piemontese sono già una quindicina i collegi di docenti che si sono già pronunciati polemicamente contro l'iniziativa - finanziata con i risparmi derivanti dai tagli per premiare il 20% dei docenti interessati con una mensilità in più a fine anno - decidendo di non aderire al progetto. "Il gran rifiuto - scrive la rivista catanese - arriva da scuole storiche e prestigiose come il liceo classico 'Gioberti', lo scientifico 'Gobetti', il professionale 'Steiner', l'Itis 'Peano' e il tecnico 'Sommeiller'. Ma a pronunciarsi per il no alla sperimentazione sono anche numerose scuole del primo ciclo come la scuola media 'Bobbio' e il circolo didattico 'Toscanini'". Della notizia si rallegrano sicuramente i sindacati di base, che nelle città stanno guidando la protesta.
sostiene il coordinatore regionale dei Cobas Pino Iaria - che
ribadisce, ancora una volta, il netto rifiuto dei docenti torinesi
alle pseudo-riforme della Gelmini e alla ultima beffa della
sperimentazione di valutazione del merito". Per il sindacalista di
base i motivi del rifiuto ad aderire alla sperimentazione risiedono
nel fatto che è stata "finanziata grazie ai tagli effettuati negli
ultimi due anni da Tremonti" e perché "ha come unico obiettivo
quello di dividere la categoria". Sembra, inoltre, che anche a
Napoli, l'altra città coinvolta nel progetto sulla meritocrazia,
diverse scuole abbiano già dichiarato di non voler aderire
all'iniziativa presentata nei giorni scorsi dal ministro Gelmini
durante un incontro con i sindacati. |