Decide il giudice del lavoro
sugli inserimenti a pettine
Sentenza della Cassazione che ha negato la competenza del Tar in materia 

da Tuttoscuola, 14.12.2010

I ricorsi contro le graduatorie per gli inserimenti a pettine o l’accodamento rientrano nelle competenze del giudice del lavoro o possono essere trattati dal Tar?

Non è un interrogativo di poco conto per il quale l’Anief, impegnato da tempo per la difesa degli inserimenti a pettine, cioè con piena valutazione dei punteggi posseduti anche per l’iscrizione di docenti precari in graduatorie di altre province, è arrivata fino alla Cassazione per ottenere il riconoscimenti di una procedura di giudizio più ampia.

Dell’esito dà notizia la Gilda degli insegnanti, uno dei sindacati che non hanno condiviso la tesi dell’inserimento a pettine. “Accogliendo le tesi sostenute dalla Gilda degli Insegnanti – commenta il coordinatore nazionale, Rino Di Meglio – crolla il castello di carte costruito dall’Anief. Come spiega la Corte di Cassazione, infatti, poiché le graduatorie non sono concorsi, l’organo competente a dirimere le controversie in materia non è il giudice amministrativo, ma quello ordinario. Tutti i ricorsi presentati da questo sindacato, dunque, cadranno prima della discussione di merito”.

Le controversie sulle graduatorie a esaurimento rientrano, dunque, nella sfera di cognizione del giudice ordinario secondo quanto stabilito dalla Corte di Cassazione a sezioni riunite che, con la sentenza numero 22850 del 10 novembre 2010, ha chiarito definitivamente la vicenda delle graduatorie a pettine.