In classe tre libri per capire

Studio dell'Università di Bergamo che incrocia dati sociali con i risultati elettorali

Piero Bianucci La Stampa, 6.4.2010

Mentre insegnanti e studenti stanno scoprendo le novità della Riforma Gelmini e comuni mortali si interrogano su che cosa sia il Liceo coreutico, tre libri in 40 mila ciascuno arrivano gratuitamente nelle ultime classi delle scuole superiori. Non libri scolastici, semplicemente libri, e già questo è inusuale. In più, hanno una singolarità: sono fuori commercio e portano nelle aule temi che abitualmente non ci arrivano. O ci arrivano, ma – appunto – in modo scolastico. Il Sud del mondo parte dalla storia del colonialismo per spiegare lo scandaloso divario tra paesi ricchi e paesi poveri. Energia e salute della Terra mette a disposizione i dati necessari per capire la sfida tra sviluppo e ambiente che incombe sul nostro secolo. Matematica per la vita dichiara già nel titolo la sua eresia: quasi mai equazioni e teoremi trovano qualche connessione con l’esperienza quotidiana degli studenti.

I tre nuovi titoli si aggiungono ad altri 15 della collana «Homo sapiens» pubblicata dalla Fondazione Boroli per il progetto «Il Quotidiano in classe» promosso dall’Osservatorio permanente giovani editori, e i ragazzi che li ricevono partecipano al concorso «Prova d’autore: leggere per scrivere». Ne ricaveranno informazioni utili. A proposito di Sud del mondo, tra gli obiettivi di sviluppo del Millennio posti dall’Onu c’era quello di dimezzare entro il 2015 il numero di chi vive con meno di 1 dollaro al giorno e di coloro che soffrono la fame: il traguardo è già sfumato per la crisi causata dalla speculazione finanziaria. Energia e risorse: dal 2005 la popolazione mondiale consuma più di quanto la Terra può offrire: la natura mette a disposizione il prodotto di 2,1 ettari a testa, oggi l’umanità in media consuma il prodotto di 2,7 ettari. Ma un cittadino americano vale 9,6 ettari, uno italiano 4,2 e un abitante dell’Africa subsahariana meno di 1. Ecco spiegato perché ciò è possibile. E sapevate che i computer e le calcolatrici elettroniche fanno sempre arrotondamenti perché nella loro natura digitale è insito il fatto che non conoscono l’elementare proprietà associativa? Ecco, l’arrivo di queste informazioni in classe è la riforma che serve alla scuola italiana.