Treviso, studente perde l’anno da blitz, 10.4.2010 La famiglia non ha più i soldi per il bus che lo porta a scuola e lui perde l’anno. È il caso di un ragazzo italiano di un paese alla porte di Treviso, denunciato dalla Caritas diocesana, che nell’ultimo anno ha aiutato un numero sempre maggiore di famiglie in gravi difficoltà economiche, sia italiane che straniere. L’anno scorso lo studente è stato bocciato, ma quando la Caritas è venuta a conoscenza del fatto che la madre, separata, non riusciva a pagare l’abbonamento dell’autobus è intervenuta e, anche grazie al Comune, il ragazzo a settembre ha ripreso ad andare a scuola, un istituto superiore di Treviso. «Lo abbiamo saputo tardi perché spesso in questi casi le famiglie hanno vergogna a chiedere aiuto – spiega all’Ansa il direttore della Caritas di Treviso don Davide Schiavon – Ma sono sempre di più le famiglie che non ce le fanno e nell’ultimo anno quelle italiane sono raddoppiate». Il caso del ragazzo bocciato riportato dalla stampa locale è solo un esempio delle molte situazioni drammatiche scoperte dal Centro d’ascolto istituito dalla Caritas, che assiste le famiglie in difficoltà aiutandole a pagare cibo e bollette e, per quelle che un reddito comunque ce l’hanno, attraverso il microcredito: «Quelle straniere sono circa il 65 per cento – spiega don Schiavon – e quelle italiane sono ormai il 35-40 per cento. Basta una spesa imprevista di poche centinaia di euro per mandare all’aria il bilancio di una famiglia». |