Piemonte
Ingressi di quasi 100 scuole
E' accaduto questa notte in provincia di Torino ApCOM, 24.4.2010
Torino, 24 apr. (Apcom)
- Gli ingressi di quasi cento scuole a Torino e in provincia sono
stati sigillati questa notte con del nastro adesivo su cui c'è
scritto "Diritto alla scuola. Chi ci vuole ignoranti ci ruba il
futuro". Si tratta di un gesto di protesta dell'associazione Acmos,
gruppo giovanile di cittadinanza attiva, legata a Libera, il
movimento fondato da don Ciotti contro le mafie. La polizia ha
riscontrato i fatti tra l'una e le tre di questa notte e della
vicenda si sta occupando la Digos. Si tratta di più di 60 istituti
scolastici, forse un centinaio. E' un gesto dimostrativo effettuato
da gruppi di ragazzi che volevano dimostrare il loro sostegno alla
scuola pubblica, spiegano dall'Acmos. I timori delle organizzazioni sindacali è che il responsabile del dicastero di viale Trastevere possa invece apportare modifiche all'avanzamento di carriera dei docenti attraverso una norma di legge e scavalcando, quindi, la concertazione sindacale. "Eventuali modifiche per la progressione di carriera dei docenti - avverte oggi il coordinatore nazionale della federazione Gilda-Unams, Rino Di Meglio - non possono essere sottratte alla contrattazione sindacale e giudichiamo inopportuno affidare a un comunicato stampa certe dichiarazioni su un tema così importante senza prima aver interpellato i sindacati che rappresentano gli insegnanti". Il leader del sindacato autonomo degli insegnanti ammette che "il progetto di riforma" sul reclutamento "preoccupa molto, perché si profila la nefasta ipotesi di abolire quel modesto riconoscimento, che i docenti maturano per l'anzianità di servizio, rappresentato dagli scatti di stipendio ogni 6-7 anni. Se ciò accadrà - conclude Di Meglio - la Gilda degli Insegnanti chiamerà la categoria a una battaglia durissima". Decisamente critico anche il segretario generale della Uil scuola, Massimo Di Menna, secondo cui sarebbe il caso di parlare di sistema di premialità degli insegnanti solo "se ci sono i soldi, se si apre la trattativa per il rinnovo contrattuale e se c'è la volontà": in tal caso "noi siamo assolutamente disponibili", però "ci vogliono i soldi e un confronto non tramite la stampa ma - sottolinea il segretario della Uil di categoria - con le organizzazioni sindacali". |