La Brunetta non si applica subito Contratti integrativi salvi per un anno Antimo Di Geronimo da ItaliaOggi, 13.4.2010 Il decreto Brunetta non si applica ai contratti integrativi di istituto in essere fino al 31 dicembre 2010. Ma le parti possono adeguarne il contenuto fin da adesso. In caso di mancato adeguamento, resta ferma la vigenza degli stessi. E l'amministrazione non può provvedere unilateralmente. Sono questi i principi affermati dal Tribunale di Torino con un provvedimento emesso il 2 aprile scorso (r.g.l.2639/10) e di cui ItaliaOggi ha scritto lo scorso venerdì. Il caso riguardava un'altra amministrazione (Inps), ma i principi sono applicabili anche alla scuola. Tanto più che fanno espresso riferimento alle modifiche introdotte al procedimento di contrattazione integrativa dal decreto Brunetta (decreto legislativo 150/2009) che si applica a tutte le pubbliche amministrazioni. E dunque anche alle istituzioni scolastiche.
Il giudice ha spiegato che le modifiche introdotte dal decreto
legislativo 150/2009 non si applicano immediatamente per due motivi.
Prima di tutto perché, se così fosse, tutti gli accordi collettivi
che regolano attualmente le relazioni sindacali sarebbero da
ritenersi caducati. E ciò comporterebbe evidenti vizi di
costituzionalità. E poi perché è lo stesso decreto che differisce il
termine per l'entrata in vigore dei suoi effetti al 1° gennaio 2011.
Fino a quella data i contratti integrativi in essere restano validi
e le parti possono scegliere, anche unilateralmente, di non
adeguarli alle nuove disposizioni. Ciò perché l'obbligo di
adeguamento a pena di nullità vale solo a partire dal termine
perentorio previsto espressamente dalla norma. Che lo fissa,
appunto, al 1° gennaio 2011. Fino ad allora non cambia niente.
L'inapplicabilità del decreto Brunetta assorbe, dunque, anche il
potere di intervento in via sussidiaria da parte dei dirigenti
scolastici, in caso di rinnovo tacito del contratto integrativo di
istituto (art. 40, comma 3.ter del decreto legislativo 165/2001,
introdotto dal decreto 150/2009). |