Sui tagli delle cattedre e degli Ata, da Tuttoscuola, 16.4.2010 A criticare la riduzione dei posti di insegnante non sono solo i sindacati, ma anche il Pd, la cui responsabile Scuola Francesca Puglisi parla di "tagli pesanti" di insegnanti, "nonostante l'incremento del numero di alunni". La Puglisi spiega che "non si salva nessuno: si tagliano le cattedre, si taglia il personale non docente, si riduce il tempo pieno. E' una facile profezia quella che prevede per il prossimo anno scolastico enormi difficoltà per le famiglie e per gli alunni. I dati del Ministero confermano un quadro drammatico: 25.558 tagli alle cattedre e 15.000 al personale Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari), con tagli maggiori alle superiori e per le scuole del sud Italia, ma con contraddizioni fortissime nel nord, proprio nelle regioni che hanno premiato il centrodestra: in Veneto e Lombardia gli insegnanti saranno tagliati di oltre il 3% nonostante un aumento degli alunni dell'1,3%". La Puglisi si chiede ironicamente se le due regioni del nord ringrazieranno il governo. La responsabile scuola del Pd conclude ricordando che "dietro ogni numero ci sono persone in carne e ossa, professionalità e speranze negate: molti insegnanti perderanno la supplenza dopo tanti anni di servizio, molti altri potranno mettere una pietra tombale sulla loro speranza di entrare nel mondo della scuola". |