Le
iscrizioni - I primi dati al ministero. Cresce l’interesse Il liceo musicale fa subito il pieno Posti esauriti, necessari i test d’ammissione. Piace lo scientifico senza latino Giulio Benedetti Il Corriere della Sera, 10.4.2010 ROMA — Molto bene lo scientifico, ma quello senza latino. Bene il linguistico, così e così il nuovo artistico. E tutto esaurito al musicale e al coreutico. Sono questi i primi dati — non ancora ufficiali — dei nuovissimi licei della Riforma Gelmini che partirà a settembre. Alla domanda, come la riforma cambia gli equilibri tradizionali delle superiori, la risposta fin qui potrebbe essere quella di un rafforzamento generale dell’area scientifica e tecnica. Ma non solo. La vera novità è costituita dall’interesse per i licei musicali e coreutici: in tutto il Paese a settembre partiranno 30 nuove sezioni. Pur scontando difficoltà organizzative, legate anche alla novità dell’indirizzo, hanno avuto un numero di richieste che ha abbondantemente superato i posti disponibili. E questo nonostante, in molte città, l’avvio dei corsi sia rimasto incerto fino ad appena due settimane dalla chiusura delle iscrizioni. Un ritardo che ha indotto una parte delle famiglie interessate a rinunciare e ad orientarsi su altri percorsi di scuola superiore. Ma non ha scoraggiato gli altri, tanto che in alcune zone il numero di iscrizioni è il doppio dei posti disponibili. Per i ragazzi che lo hanno scelto a fine maggio è prevista una prova selettiva: entreranno soltanto quanti dimostreranno di avere delle basi di cultura musicale. Se guardiamo gli altri indirizzi, sempre con l’avvertenza che si tratta di dati non definitivi, salta agli occhi il rafforzamento dei tecnici e dei professionali, dai contenuti rinnovati, in Lombardia e nel Nord Est. Dove esiste un tessuto produttivo che funziona, nonostante la crisi, le famiglie non hanno avuto dubbi: in Lombardia, secondo i dati dell’ufficio scolastico regionale, dopo le medie gli studenti che scelgono la strada dell’istruzione tecnica e professionale sono il 56.8 per cento, mentre «solo» il 43.1 punta sul sistema dei licei. Che mantengono invece le loro posizioni, soprattutto al Centro e al Sud. Da Viale Trastevere, dove stanno ancora arrivando i risultati delle iscrizioni al primo anno delle superiori che si sono chiuse a fine marzo, nessun commento. Se i primissimi risultati saranno confermati, di qui a qualche anno potremmo probabilmente assistere al consolidamento di un indirizzo di liceo — sarebbe la prima volta nella storia della nostra scuola —dedicato ai ragazzi che amano la matematica, la fisica e la chimica. Ma che rinunciano volentieri alle lingue classiche, cioè al latino. Il nuovo scientifico potrebbe esercitare in futuro una forte concorrenza a quello tradizionale. Il successo di questo nuovo indirizzo, caratterizzato dall’intensificazione delle materie scientifiche, significa anche che per decenni i nostri ragazzi più versati in quelle discipline hanno atteso invano un’offerta formativa adatta a loro. Il buon risultato del liceo linguistico— per decenni relegato in sperimentazioni prima solo nelle paritarie e poi anche nelle statali—conferma l’interesse che le famiglie hanno mostrato per questo indirizzo che grazie alla riforma Gelmini garantisce, oltre allo studio delle lingue, anche una discreta formazione scientifica. |