Prof lombardi per scuole lombarde.
Lega: federalismo scolastico
Il Carroccio dichiara guerra alla migrazione dei
professori che, ottenuta la cattedra in Lombardia, chiedono il
trasferimento nella terra d'origine. "Più potere alle regioni: si
scelgano solo insegnati residenti"
il Giornale,
16.4.2010
"Pieni poteri alle Regioni per dare la precedenza agli insegnanti
lombardi". Uno dei cavalli di battaglia della Lega Nord è stato
riportato in auge oggi dal capodelegazione della Lega Nord in
regione lombarda Davide Boni. La proposta di legge avanzata dalla
Lega Nord a livello nazionale prevede l’introduzione degli albi
regionali per il personale scolastico.
Federalismo scolastico Il
decentramento dei poteri, sostiene la Lega sia completo: "La piena
attuazione del federalismo, - commenta Boni - si traduce
nell’autonomia concessa alle Regioni nelle diverse materie previste
dalla stessa riforma federale e dalle modifiche introdotte al titolo
V della Costituzione. Il fatto quindi di prevedere l’introduzione
degli albi regionali in materia scolastica, va nella direzione di
garantire maggiori competenze alle nostre Regioni, cambiando un
sistema assistenzialista che di fatto ha sempre visto la scuola come
un vero e proprio parcheggio pubblico".
Mai più cattedre vuote L’obbligo
di residenza sul territorio in cui si insegna garantirebbe secondo
il Carroccio di debellare la piaga diffusissima della "migrazione"
degli insegnanti che, dopo essere stati nominati, chiedono il
trasferimento nella propria terra d’origine. Lasciando così cattedre
vuote agli studenti lombardi a pochi mesi dall’inizio dell’anno
scolastico.
Punteggi Altra richiesta
leghista: punteggi più alti per i nostri insegnanti ai concorsi
pubblici: "Una tutela necessaria dei nostri lavoratori e
un’autonomia che deve essere concessa alle Regioni - sottolinea Boni
- che è già stata chiesta più volte anche in Lombardia, dove sia per
le cattedre, sia per l’assegnazione degli alloggi popolari, la Lega
Nord ha presentato in questi anni diverse proposte di legge,
sollevando in questo modo le numerose incongruenze di un sistema
statale che premia i soliti noti a danno dei lombardi. Per questo
motivo - conclude Boni - i vari decreti attuativi del federalismo
fiscale rappresentano un’ottima opportunità per introdurre le
modifiche di cui necessitano i nostri ordinamenti, in primis quello
scolastico, evitando che lo Stato centrale continui a gestire
risorse umane ed economiche e demandando così alle Regioni la piena
amministrazione scolastica".