LA PROPOSTA

Scuola, insegnanti per Regione
La Gelmini: "Idea possibile"

Il ministro dell'Istruzione rilancia l'idea delle graduatorie regionali dei professori,
già bocciata dal Consiglio di Stato. Esulta la Lega Nord.
Ma i sindacati insorgono: "Proposta incostituzionale"

 la Repubblica 20.4.2010

ROMA - Malgrado sia già stata bocciata dal Consiglio di Stato, il ministro Mariastella Gelmini fa sua la proposta leghista delle graduatorie regionali degli insegnanti. "Un'idea pensabile", la definisce la titolare dell'Istruzione. E aggiunge: "Questa innovazione comunque si inquadrerà in un nuovo contesto normativo per gli insegnanti. Stiamo lavorando a un elevamento della qualità didattica all'interno della scuola, con un ddl sul reclutamento dei docenti e la loro valutazione". Nella visione di Gelmini, la nuova legge, finalizzata tra l'altro all'avvicinamento della residenza al luogo di lavoro, punterà alla introduzione della meritocrazia nel corpo docente: "Vogliamo mettere a punto un ddl che possa incontrare finalmente il raggiungimento di due obiettivi: da un lato l'avanzamento degli insegnanti legato alla carriera e non all'anzianità di servizio e dall'altro un sistema di valutazione che ci consenta di redistribuire i risparmi in termini meritocratici".

Soddisfattissima la Lega: "Siamo in dirittura d'arrivo per quella che costituisce una battaglia storica di Umberto Bossi e di tutta la Lega Nord", ha commentato il senatore Mario Pittoni, capogruppo del Carroccio in commissione Istruzione al Senato. "Attendevamo con trepidazione l'annuncio del ministro sugli insegnanti regionali - ha proseguito Pittoni - perché già a inizio legislatura avevamo depositato in ambedue le Camere un preciso disegno di legge con nuove norme per il reclutamento regionale del personale docentè che porta la firma di tutti i parlamentari del Carroccio e il cui obiettivo sono proprio le graduatorie regionali degli insegnanti".

L'idea proprio non piace alla Flc-Cgil, secondo la quale la proposta è incostituzionale. Per il sindacato, il progetto di introdurre graduatorie regionali dei docenti "è una conferma del tentativo di varare sistemi di istruzione regionali, l'uno diverso dall'altro". Di più. Un reclutamento su base regionale - ha osservato il segretario generale, Mimmo Pantaleo - penalizzerebbe i precari. Se l'intento, come dichiarato dalla Lega, è quello di dare stabilità agli organici, obiettivo più che legittimo, gli strumenti per farlo possono essere altri. Primo fra tutti quello di procedere a un reclutamento pluriennale".

Cauto il leader della Uil scuola, Massimo Di Menna: "Se davvero si ha a cuore la continuità didattica, ci si impegni a garantire da subito, e non dal 2011, la stabilità degli organici. Se questa garanzia non è data, non serve a nulla rincorrere assurde e antistoriche 'vicinanze' fra luogo di residenza e di lavoro".