Vicenza

Scuola, boom di iscrizioni
di stranieri negli asili

In otto su trenta si supera la quota del 35%.
«Ma funziona il nuovo sistema di iscrizioni»

Elfrida Ragazzo, Il Corriere del Veneto 16.4.2010

VICENZA - Classi con sempre più stranieri di seconda generazione a Vicenza. Figli di immigrati, mandati in Italia. La conferma arriva dai dati sulle iscrizioni per il prossimo anno scolastico pubblicate ieri dal Comune di Vicenza. Otto scuole dell’infanzia su 30, infatti, superano il tetto previsto di bambini stranieri e, in totale, il 30,6 per cento non è italiano. Però, nei casi in cui il tetto prestabilito del 30 - 35 per cento per classe si supera si è deciso di non far trasferire nessuno. La soglia è stata oltrepassata anche in tre elementari del Villaggio del Sole e di San Pio X. «Tutte le iscrizioni degli stranieri entrati in graduatoria sono state comunque accolte - fa sapere il Comune - Si tratta per la maggior parte di bimbi nati in Italia e alfabetizzati.

Il patto territoriale tra dirigenti scolastici prevede che se si verifica una situazione di difficile gestione del numero degli studenti stranieri, la scuola più vicina intervenga in aiuto. Anche l’amministrazione comunale sosterrà con interventi concreti queste realtà, a partire dalla riqualificazione edilizia delle strutture». Complessivamente alle elementari il 25 per cento dei nuovi iscritti non è italiano, cifra che scende di cinque punti percentuali alle medie. Dalla pubblicazione delle iscrizioni emerge, però, anche un’altra tendenza. Alla linea indicata dal Comune di Vicenza per il primo anno dei tre ordini scolastici si è allineato il 78 per cento delle famiglie che ha scelto (come suggerito dall’amministrazione) di far frequentare ai figli le scuole di riferimento nel quartiere di residenza. E alle medie sono state accettate tutte le richieste arrivate e vagliate attraverso il centro unico per la gestione delle iscrizioni, anche quelle contenenti volontà diverse da quelle consigliate attraverso il piano territoriale scolastico (Pts). Rimangono il lista d’attesa, invece, alcuni bambini delle scuole d’infanzia e altri della primaria che prediligono il tempo pieno. Non sembrano aver guadagnato terreno, intanto le scuole private, segnalate come stabili rispetto lo scorso anno.

Andando a spulciare le varie graduatorie, alla scuola dell’infanzia su 1033 bambini residenti a Vicenza nati nel 2007 se ne sono iscritti 824, di cui il 79 per cento ha scelto la struttura scolastica della zona di residenza. Soltanto il 6 per cento proviene da fuori Comune. Alle elementari, rispetto ai 1126 bambini residenti nati nel 2004 se ne sono iscritti 1040, di cui il 70 per cento di pertinenti alla zona di residenza. L’8 per cento proviene da fuori Comune. Alle medie, infine, il dato più alto di iscrizioni rispettose della scuola di pertinenza: l’85 per cento del totale (pari a 1032). Soltanto il 4 per cento è da fuori Comune. «Proprio nelle scuole secondarie di primo grado - commenta l’assessore all’Istruzione Alessandra Moretti - dove alcune famiglie hanno sollevato delle perplessità (è stato fatto anche un ricorso al Tar del Veneto, Ndr), tutte le richieste sono state accolte e questo perché l’indirizzo di questa amministrazione, in accordo con l’ufficio scolastico provinciale, è stato sin dall’inizio quello di applicare il piano con gradualità. Abbiamo anche affermato il principio di pari opportunità educativa». «La risposta positiva delle famiglie - prosegue il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Franco Venturella - ci conferma che la strada tracciata, pur con la necessaria flessibilità, va nella giusta direzione». Soddisfazione, infine, è stata espressa anche dal coordinatore dei dirigenti scolastici della scuola di base della città, Urbano Bonato.