Un bollino per la scuola di qualità
ecco come nasce la classe perfetta

Assegnato da giurie ministeriali, certifica eccellenza di strutture e didattica

Salvo Intravaia, la Repubblica 12.4.2010

Un bollino di qualità per certificare le scuole d’eccellenza. A riconoscerlo sarà il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, e si chiamerà Saperi. Un acronimo di sei aree cruciali: servizi, apprendimento, pari opportunità, etica, ricerca e integrazione. Un progetto ancora alle prime battute, anche se come rivela “la Repubblica” di oggi gli istituti in lizza per ottenere il bollino sono già un centinaio.

Obiettivo di Saperi, che nasce in Piemonte nel 2005, è “diffondere nelle scuole la cultura della qualità per migliorare i processi di apprendimento e valorizzare ciò che di buono esiste negli istituti”. Il primo passo per le scuole che intendono essere certificate è compilare un questionario.

Dopo un controllo dei requisiti da parte di una giuria di esperti, è un comitato interistituzionale a formulare il parere definitivo. Tra i requisiti richiesti, i servizi scolastici impeccabili, la cortesia del personale e una efficace comunicazione su ogni aspetto della vita di classe. Essenziali anche laboratori funzionanti e ambienti confortevoli.

Le poche risorse disponibili vanno spese con oculatezza e, qualora non bastassero, occorre riuscire a reperire fondi all’esterno. Ma a giocare un ruolo primario sono anche aule, palestre, biblioteche e servizi igienici. Le scuole d’eccellenza devono poi garantire la massima trasparenza, dagli incarichi al personale alla correzione dei compiti, gli esercizi da fare a casa devono essere equilibrati e gli studenti devono poter seguire le lezioni da casa attraverso Internet. Fondamentali gli incentivi come i sussidi per i meno abbienti e la prevenzione della dispersione scolastica.

“Con Saperi abbiamo voluto fornire alle scuole uno strumento per interpretare e certificare i risultati, oltre che in termini organizzativi, anche in chiave didattica – spiega Francesco de Sanctis, direttore dell’Ufficio scolastico regionale del Piemonte che per primo ha sperimentato il bollino -. E la nostra esperienza si sta diffondendo in tutto il territorio nazionale”.