Indicazioni dei licei: ancora su Berta... da Tuttoscuola, 14.4.2010 Sulla polemica riguardante la bozza di Indicazioni nazionali per i licei, esplosa tra Claudio Gentili, direttore del settore Education di Confindustria, e Giorgio Israel, docente di matematica alla Sapienza di Roma e collaboratore del ministro Gelmini sulla formazione iniziale dei docenti, abbiamo dato notizia nei giorni scorsi, indicando dove sono stati pubblicati i relativi interventi (www.ilsussidiario.net). Successivamente abbiamo ospitato le lettere ricevute da Max Bruschi, coordinatore della "Cabina di regia" che ha elaborato la bozza, e dallo stesso Israel. Segue ora la lettera ricevuta da Gentili:
Caro Direttore, Sono davvero dispiaciuto che l'anonimo divulgatore di una mail privata abbia ritenuto inutile informare i lettori di Tuttoscuola del mio intervento apparso sul Sussidiario in cui appezzavo molte delle scelte fatte nelle nuove indicazioni nazionali e esprimevo alcune motivate critiche ai rischi di ritorno al nozionismo suggerendo di dare pił spazio nella versione finale al collegamento tra l'insegnamento disciplinare (che costituisce il centro di ogni rinnovamento didattico) e la didattica per competenze ispirata alle riflessioni di Morin e Gardner e che ha trovato ampio spazio nel concetto di literacy adottato dall'OCSE. Poche battute riprese da una reazione a caldo forse aiutano a fare "ammuina" ma non aiutano i lettori a comprendere bene i problemi. Invito quindi a pubblicare sia il mio testo che la replica di Israel. Segnalo che nel mio articolo non ho mai citato il Prof. Israel e che la sua replica mi e' sembrata decisamente fuori le righe. Segnalo in particolare le battute sprezzanti da bar di Israel non tanto sulla mia persona (sono un polemico a cui non dispiace la polemica) quanto sulle ricerche di Edgar Morin e sulla "incompetenza dei burocrati dell'OCSE" un organismo internazionale di cui il nostro Paese e' membro e che gode della stima della comunita' scientifica. Ma penso che i lettori siano sufficientemente competenti per giudicare. Un cordiale saluto. Claudio Gentili |