TUTTI GLI STAGE ALL'ESTERO DEGLI STUDENTI Quest'estate vado a scuola in ambasciata La Farnesina offre 600 posti per tirocini sul campo Francesco Moscatelli La Stampa, 27.4.2010
MILANO I dati parlano da soli: nel 2009 il ministero degli Esteri, che in collaborazione con la Fondazione Crui, offre ogni anno oltre 1400 tirocini trimestrali non retribuiti nelle sedi diplomatiche, ha ricevuto 17.752 candidature. E tantissime domande sono attese anche per i 612 posti disponibili con il prossimo bando, che scadrà il 5 maggio (Possono concorrere i laureati della triennale con meno di 25 anni, oppure i laureati e i laureandi delle specialistiche con meno di 28 anni). Il mappamondo è pressoché coperto: 413 stage in Europa, 46 in America del Nord, 55 in America del Centro-Sud, 39 in Africa, 27 in Asia, 13 in Oceania e 19 in Medio Oriente. «Ci sono varie destinazioni, dalle ambasciate agli istituti italiani di cultura – spiega Daniele Di Ceglie dell’Istituto diplomatico –. Il nostro obiettivo è aiutare i ragazzi a uscire dalla realtà universitaria. Spesso, non sanno nemmeno come vestirsi». Più che un vero ingresso nel mondo del lavoro, infatti, per molti si trasforma in un rito di passaggio: un addio alle All Star e ai vizi di «mammà». Non sempre le mete esotiche sono le più ricercate. Gli uffici dell’Unione europea di Bruxelles, Strasburgo e Lussemburgo attraggono ogni anno migliaia di studenti. «Fate attenzione alla lettera motivazionale, non è un semplice pro-forma» racconta chi non ce l’ha fatta. La Commissione, che nel 2009 ha ospitato 300 stagisti italiani (il 12% del totale), ricerca giovani laureati a loro agio con inglese, francese o tedesco. Si ha diritto a un rimborso spese di 1.050 euro al mese e il prossimo bando scade il 1 settembre. E chi non è ancora laureato? Se ha meno di 28 anni può prendere in considerazione un anno di Servizio civile internazionale. Nel 2009 hanno passato le selezioni 499 ragazzi che oggi stanno affiancando molte Ong italiane nei loro progetti, dal Perù allo Sri Lanka, passando per il Senegal e per l’Albania. I bandi per il 2010 dovrebbero essere pronti entro la fine dell’estate. «Informatevi per tempo e telefonate per un colloquio – consiglia Pamela Bignardi, una psicologa che si occupa della formazione dei ragazzi in partenza – Ogni Ong ha un proprio stile e un anno all’estero non va preso solamente come un’avventura».
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