Parere del Cnpi sulle Indicazioni per i licei di A.G. La Tecnica della Scuola, 30.4.2010 Alcuni rilievi sono stati avanzati dal Consiglio nazionale della pubblica istruzione nel parere espresso nell’adunanza del 28 aprile. Con nota prot. n. 3249 del 28 aprile il Miur ha trasmesso il parere espresso a maggioranza (con il voto contrario della delegazione Cgil-Cidi)dal Cnpi “sulle Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento con riferimento ai profili di cui all’art. 2, commi 1 e 3, del regolamento sui percorsi liceali approvato in seconda lettura dal Consiglio dei Ministri in data 4/2/2010”. Dopo aver esaminato l’impianto culturale e pedagogico delle Indicazioni nazionali nonché gli obiettivi di apprendimento, il Consiglio nazionale della pubblica istruzione affronta problematiche specifiche quali l’insegnamento della musica e quello di Cittadinanza e Costituzione. Poi, il documento si sofferma sulle azioni a supporto delle Indicazioni, ritenute insufficienti; infine, nelle conclusioni si sottolinea anche “l’esigenza che l’armonizzazione dei percorsi di studio del primo ciclo con quelli del secondo avvenga sulla base di un monitoraggio che raccolga le prospettive e le esperienze maturate nella scuola dell’autonomia”. Diverse le criticità richiamate nel parere, tra cui un raccordo non sempre efficacemente evidenziato fra conoscenze e competenze. Sussiste l’opportunità di rendere ancor più evidente il quadro delle competenze da raggiungere al termine di ciascun biennio e dell’ultimo anno dei percorsi liceali.In particolare, il Cnpi fa notare che sarebbe “opportuno fissare in maniera più esplicita le competenze chiave da raggiungere al termine del primo biennio degli studi liceali in modo da garantire l’assolvimento dell’obbligo di istruzione”. Inoltre, al Cnpi, che in un passaggio del documento sottolinea l’importanza della didattica laboratoriale, “pare opportuno evitare le scelte operate in alcune occasioni di indicare analiticamente i contenuti. In questo modo non emergerebbero quelle che potrebbero sembrare inaccettabili dimenticanze quali, ad esempio, il riferimento alle ‘lotte partigiane’ e ad alcuni autori del nostro ‘900 letterario”. Si evidenzia l'esigenza di rafforzare e valorizzare il ruolo strategico che la scuola dell'autonomia deve assumere anche nell'ambito del nuovo ordinamento dei licei e la necessità di tutelare e valorizzare adeguatamente le professionalità presenti nella scuola, in primo luogo quella docente.
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