Condannati per falso vincono
egualmente il concorso da Tuttoscuola, 17.8.2010 Tuttoscuola è più volte intervenuta su quella particolare patologia del reclutamento all'italiana in conseguenza della quale finisce spesso per aver ragione chi non ha rispettato le regole per la partecipazione ai concorsi, l'assegnazione del punteggio in graduatoria, i titoli di precedenza e così via: un fenomeno grave sempre, ma gravissimo se riguarda persone che operano nel settore dell'educazione, che il rispetto delle regole dovrebbero mettere a fondamento (etico, ma anche metodologico) dell'insegnamento, e anche delle attività di tipo tecnico e amministrativo che nella scuola si svolgono. Giunge ora da Catania, segnalata dal Codacons, la notizia che alcuni candidati hanno vinto un concorso per titoli, riservato a personale amministrativo scolastico, malgrado siano stati condannati per false autocertificazioni: quelle che hanno consentito loro di scalare la graduatoria a danno di chi ha autocertificato solo la verità. Secondo la combattiva associazione dei consumatori sono ben 18 i candidati che, indagati nel 2007, sono stati condannati con decreto penale a una sanzione di 16 mila euro per falsa autocertificazione, e che nonostante ciò sono stati inseriti in graduatoria: alcuni di loro risultano tra i vincitori del concorso. Secondo il dirigente dell'Usp di Catania, riferiscono le agenzie, "non è stato possibile fare altrimenti" perché "la condanna non è passata in giudicato e sono stati ammessi in maniera subordinata alla sentenza definitiva". Insomma, dovrebbero essere depennati dalla graduatoria definitiva dei vincitori. Sempre che non intervenga una sanatoria... |