Scandalo amianto nelle scuole, Gelmini:
Dopo l'inchiesta del Messaggero, interviene il
ministro: Nino Cirillo Il Gazzettino, 11.8.2010
ROMA (11 agosto) - I soldi sono stati
trovati, presto comincerà una seria opera di bonifica dall'amianto
nelle scuole italiane. Lo assicura il ministro dell'Istruzione
Gelmini dopo aver letto l'inchiesta del Messaggero e dopo aver
riconosciuto che «è stata posta una giusta questione, una questione
reale, che riguarda tutti». I soldi ci sono -375 milioni di euro,
che probabilmente saranno utilizzabili già da ottobre- e l'annuncio
del ministro arriva proprio mentre attorno all'inchiesta del
Messaggero si stanno muovendo anche le forze politiche. E di ieri
pomeriggio, infatti, l'annuncio di un'interrogazione urgente dei
deputati Gianluca Galletti e Roberto Rao, per denunciare «un vero e
proprio scandalo italiano», quello delle 2.400 scuole minacciate
dall'amianto, e chiedere «che comuni e province siano messi nella
reale e concreta possibilità di intervenire sulle strutture
scolastiche, permettendo loro di scomputare dal Patto di stabilità
le spese per investimenti destinati alla realizzazione, adeguamento
sismico e bonifica dall'amianto». Oltre all'Udc, è intervenuta
l'Italia dei Valori con Maurizio Zipponi, responsabile Welfare e
lavoro del partito. «Si conferma il devastante approccio ideologico
di questo governo -afferma Zipponi- che taglia risorse ai beni
fondamentali della nostra civiltà, come lab scuola». La parola al
ministro Gelmini, quindi, visto che il suo annuncio cambia di
parecchio le carte in tavola.
«Li ha sbloccati solo qualche giorno fa
il Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione
economica, destinandoli a “interventi urgenti per l'edilizia
scolastica”. Si tratta della prima di tre tranches che alla fine
dovrebbero garantirci finanziamenti per 800 milioni di euro».
«E infatti saremo noi, come ministero, a
dare una certa priorità alla rimozione delle strutture a rischio, a
occuparci subito delle 2.400 scuole con presenza di amianto».
«Diaciamo che anche gli enti locali hanno
le loro responsabilità, non solo il Governo centrale. Molte scuole
non sono dello Stato, ma di competenza di Province e Comuni. E
quindi dovrebbe essere Province e Comuni a occuparsi in tutto e per
tutto della loro manutenzione, amianto compreso. Ecco, in un momento
come questo vorrei fare un forte richiamo alla corresponsabilità».
«Posso assicurarle che l'Anagrafe è quasi
pronta e che sarà, ovviamente, uno strumento importante anche per
avere una fotografia esatta sull'amianto. Anzi, la verità è che
l'Anagrafe sugli elementi strutturali degli edifici scolastici
sparsi per il Paese è già completa. E manca poco per avere il quadro
degli elementi non strutturali. Ma non è materia semplicissima...».
«Questione di pochi mesi. E ci servirà a
mettere davvero in sicurezza le scuole italine. Perche non c'è solo
l'amianto, che oggi giustamente è il primo problema. Cè bisogno
anche che i tetti non crollino, come purtroppo è avvenuto in
passato» «Certo, bisogna fare i conti con le risorse che ci sono. Ma io resto ottimista». |