I precari in sciopero della fame Giacomo Russo Caterina Altamore, 30.8.2010
Gentile Ministro,
Noi lottiamo per una idea di scuola; la sua può essere diversa, ma vorremmo comunque che ce la esplicitasse, che ci raccontasse, che su di essa potessimo confrontarci. Vorremmo che ci spiegasse, e che ci convincesse, che togliendo otto miliardi alla scuola se ne può costruire una migliore. Che ci argomentasse come una “riforma” tutta fondata su tagli di risorse e posti di lavoro, possa avere una valenza pedagogica.Le chiediamo solo questo Ministro: un confronto pubblico, perché ognuno possa esporre le proprie argomentazioni, senza paura delle ragioni dell’altro. Noi non temiamo un contraddittorio, e non amiamo i comunicati dove nessuno può obiettare. Se accetterà il confronto noi interromperemo immediatamente lo sciopero della fame. Approfitti di questa occasione per dimostrare agli italiani che la sua non è solo la riforma degli slogan e dei tagli, ma che è stata costruita su ragioni pedagogiche.
A prescindere
della decisione d’incontrarci la preghiamo almeno di rispondere a
questa domanda: cosa ne pensa del presidente degli USA che,
nonostante la crisi, decide di stabilizzare 300.000 insegnanti
dicendo, “non si licenzia chi educa i nostri figli”? |