SCUOLA
Sciopero fame Sicilia fa 'tendenza': Iniziative docenti per chiedere governo riduzione tagli organici ApCOM, 25.8.2010 Roma, 25 ago. (Apcom) - A poco più di due settimane dall'avvio dell'anno scolastico, si estendono le iniziative di sciopero della fame condotte dai lavoratori della scuola contro i tagli agli organici che quest'anno potrebbero lasciare a casa oltre 20mila supplenti e provocare la mancata attivazione di prime classi per carenza di iscritti: il digiuno volontario avviato da oltre una settimana davanti all'Ufficio scolastico provinciale di Palermo dai tre precari Salvatore Altadonna, Pietro Di Grusa e Giacomo Russo, verrà presto attuato anche a Pisa e a Pordenone. Nella città della torre è stato annunciato da Rocco Altieri, insegnante di diritto ed economia al corso serale dell'istituto professionale Matteotti di Pisa: la protesta del docente è motivata dalla decisione del ministero dell'Istruzione, tramite l'Usp competente toscano, di non formare una classe prima serale, coordinata secondo gli indirizzi economico-aziendale e alberghiero. Il docente, che ha già incontrato il direttore responsabile dell'Ufficio scolastico provinciale di Pisa, Maria Alfano, ritiene che malgrado sia stata appurata negli anni la "funzione sociale" dell'istituto superiore "nei confronti dei lavoratori immigrati, realizzando concretamente l'accoglienza e l'integrazione", ora si decide, applicando la cosiddetta razionalizzazione scolastica, di avviarne la cancellazione malgrado sembrerebbe che vi siano state diverse richieste di iscrizione. Di sciopero della fame si parla anche a Pordenone: a minacciarlo è Salvo Maria Carmela, supplente di 55 anni abilitata ad insegnare nella scuola d'infanzia e primaria, destinata a non vedersi confermata la supplenza annuale a causa delle riduzioni di organico disposte dal Miur. Per la precaria, il cui compagno è stato licenziato da poco, le chance di essere convocata per firmare un contratto di lunga durata sarebbero davvero minime: "dal primo settembre - ha dichiarato - io inizio lo sciopero della fame fino a quando non riceverò l'incarico. Dopo le assegnazioni, attaccherò nell'aula magna un bel cartello in cui - ha concluso - lo comunicherò ai colleghi e ai sindacati". |