SCUOLA

Assunzioni, ai precari 17mila non bastano:
numeri da fame

'Governo ora debole, costruiamo moti autunnali per farlo cadere'

  ApCOM, 7.8.2010

Roma, 7 ago. (Apcom) - I movimenti e le associazioni dei precari della scuola non si accontentano delle quasi 17mila immissioni in ruolo annunciate dal ministero dell'Istruzione, se la prendono con il governo, ma anche con i sindacati, in particolare Cisl e Uil, e si preparano ad una mobilitazione da attuare subito dopo l'estate.

Con una nota il Forum precari scuola sostiene che "i numeri, 10.000 docenti e 6.000 Ata, sono veramente da 'fame': vengono concessi un terzo dei posti disponibili, la metà di quanto richiesto dal Miur al Tesoro, un contentino quasi inesistente di fronte ai tagli selvaggi già effettuati che toglieranno il diritto al lavoro a decine di migliaia di precari della scuola a partire dal prossimo Settembre".

Il Forum, punto di riferimento per una buona fetta dei precari della scuola, giudica inoltre "assurdi e ridicoli i commenti di alcuni sindacati, che sembrano essersi dimenticati del loro ruolo di difensori dei lavoratori per assumere quello, molto più comodo, di servitori del potere costituito. Raccapricciante - continua la nota - il comunicato Cisl di esultanza per i 'risultati concreti' raggiunti e quello della Uil che propone i contratti pluriennali che sancirebbero in modo istituzionale il precariato a vita per migliaia di docenti".

Nell'invitare i lavoratori a ritirare le deleghe a questi sindacati, definiti dal Forum "gialli difensori degli interessi padronali", il movimento dei precari invita "alla mobilitazione tutto il popolo della scuola: docenti, genitori e studenti. Il governo - sostengono - è ora molto debole: costruiamo tutti insieme dei moti di piazza autunnali che lo facciano cadere definitivamente, senza ricorrere a giochini politici, terzi poli o ritorni di 'balene bianche'".

Durissimo anche il giudizio del 'Coordinamento precari scuola', cui fanno capo diversi organismi del personale non di ruolo: "delle 150.000 assunzioni previste dalla legge finanziaria del 2006 - srive il Cps -, ad oggi sono stati assunti 75.000 insegnanti e gli 8.000 previsti per le prossime settimane lasciano un vuoto di 67.000 assunzioni nel triennio che si conclude. La Gelmini dimostra tutta la sua falsità ed il suo cinismo".

Secondo il coordinamento le riforme attuate dalla Gelmini non conterrebbero "nulla di valido dal punto di vista pedagogico: servono solo a giustificare i tagli del vero ministro dell'Istruzione, Tremonti, che non ha nessun interesse alla qualità della scuola pubblica visto che un popolo ignorante è più facile da tenere sotto controllo. Eppure i soldi per assumere ci sarebbero: il governo ha appena stanziato miliardi di euro per l'inutile e costoso Ponte sullo Stretto, e si parla di una nuova Cassa del Mezzogiorno: la mafia ringrazia, mentre i precari della scuola sono alla disperazione".