SCUOLA

Tagli, direttore Usp Firenze:
personale e prof frustrati

Dopo sindacati e precari protesta responsabile ex Provveditorato

  ApCOM, 20.8.2010

Roma, 20 ago. (Apcom) - Dopo il personale precario ed i sindacati di categoria, anche i responsabili degli Uffici scolastici provinciali si rivolgono al Miur per lamentarsi degli effetti della politica dei tagli agli organici della scuola intrapresa con insistenza dal governo a partire dal 2008: Claudio Bacaloni, direttore dell'Usp di Firenze - la struttura ministeriale periferica in procinto di diventare 'Ambito territoriale' ma più nota come ex Provveditorato agli studi - ha inviato una nota a tutte le istituzioni interessate, ad iniziare dal ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, per comunicare le gravi difficoltà in cui versa la struttura da lui diretta in vista delle tante operazioni di avvio del nuovo anno scolastico.

Attraverso tre pagine, indirizzate anche ai dirigenti scolastici della provincia, alla prefettura, alla provincia e al direttore dell'Ufficio scolastico regionale, il responsabile dell'Usp toscano lamenta che il personale alle sue dipendenze risulta sempre più sfoltito dal ridimensionamento degli organici, oltre che "ampiamente demotivato", con la conseguenza che sarà molto difficile "assolvere compiutamente le incombenze istituzionali". Incombenze che nelle prossime settimane sono però notevoli: si va dalle utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie, del personale di ruolo, insegnanti e non docenti, che ha chiesto di spostarsi per un anno, alle immissioni in ruolo, fino alle assunzioni a tempo determinato ed alle ultime collocazioni in 'reggenza' delle scuole rimaste prive di presidi titolari. Si tratta di operazioni non semplici da attuare, soprattutto se svolte da pochi impiegati. Però tutte indispensabili per il regolare avvio del nuovo anno scolastico.

Ed il ministero dell'Istruzione, sempre secondo Bacaloni, a causa di ulteriori tagli agli organici dei docenti (previsti a partire dalla legge 133/08) attuati nelle ultime settimane avrebbe reso la situazione ancora più difficile. Nella nota, il dirigente fiorentino spiega che il suo Usp aveva predisposto "per tempo il quadro delle disponibilità di posti (presunti) per il personale da sistemare", ma il tentativo si semplificare il lavoro "quest'anno è stato frustrato, proprio il 5 agosto, dalla disarmante comunicazione per cui alla nostra provincia (ma non solo ad essa, peraltro) viene assegnato un numero di posti più basso di quello attribuito con l'organico di diritto".

A 'pochi' impiegati dell'ex Provveditorato di Firenze non sarebbe rimasto altro da fare che "prendere iniziative di ulteriore contenimento, traducendole in soppressione di posti già presenti in organico di diritto, con perdita della sede da parte del titolare e frustrazione delle aspettative dell'utenza". Le lamentele di Bacoloni si sommano a quelle di Nicola Acocella, neo responsabile dell'Usp di Salerno, che nei giorni scorsi in corrispondenza del suo insediamento aveva detto che "gli uffici direzionali come il nostro sono destinati a chiudere nel giro di pochi anni con la riforma del federalismo".