Scuola, la Gelmini: ecco i soldi
per gli insegnanti che meritano
No al blocco degli scatti e proroga del decreto salva-precari
di Tiziana Guerrisi Il Messaggero,
5.8.2010
ROMA (5 agosto) -
Assunzione di quasi 17 mila tra insegnanti, amministrativi e
dirigenti, proroga del decreto “salva-precari”, marcia indietro
sull’annunciato blocco degli scatti di stipendio e il rilancio di
una politica che punta al merito. Dopo le proteste di luglio contro
i tagli alla scuola, e nelle ultime ore disponibili prima della
pausa estiva, arriva dal ministero dell’Economia il via libero
all’impiego di fondi per la scuola. A confermare numeri e date,
ieri, il ministro Mariastella Gelmini nel corso di un incontro con i
sindacati al ministero per l’Università e la Ricerca.
Mancherebbe solo il vaglio da parte del
ministero dell’Economia per rendere operativa
l’assegnazione dell’incarico di ruolo a 10mila insegnanti, 6.500
ausiliari, tecnici e amministrativi e a 170 dirigenti scolastici
oltre al via libera, entro la fine dell’anno, di un nuovo bando per
altri 2800 posti destinati a dirigenti scolastici.
Dietrofront sullo stop agli scatti degli
stipendi e nuovi investimenti per premiare il merito i
cui dettagli, però, sono ancora tutti da definire e che insieme
raccoglierebbero, da oggi al 2012, le economie del 30% del Miur.
L’intenzione sembra quella di potenziare i sistemi di valutazione
Invalsi e Indire, idea che però ha già sollevato le perplessità di
diversi docenti e dirigenti scolastici perché poco vicini ai sistemi
di insegnamento usati in aula e per i costi elevati.
I prossimi due anni, insomma, saranno una
sorta di prova generale in vista del rinnovo del
contratto nel 2013 quando verranno tirate le somme e decise le nuove
linee strategiche che, fra l’altro, vorrebbero al centro anche il
tema della carriera dei docenti. Saranno premiati, insomma, i
professori migliori, fanno sapere dal ministero, “nel quadro degli
interventi di valorizzazione del merito avviati con la legge
Brunetta”.
Intanto un sospiro di sollievo per una
parte dei lavoratori atipici: è stato prorogato, infatti,
il cosiddetto decreto attuativo “salva-precari”, esteso a tutti i
lavoratori che avendo ricoperto incarichi di supplenze nell’ultimo
anno scolastico non sono stati riconfermati. Parziale soddisfazione
ma anche una certa cautela da parte dei sindacati. L’annunciata
stabilizzazione è un “fatto positivo, ma non è la soluzione al
problema del precariato” sostiene il segretario nazionale della Uil
scuola Pino Turi che torna a chiedere che da settembre «sia
approvato il decreto per fare arrivare i soldi degli aumenti
retributivi legati all’anzianità di servizio». Più critico il
segretario generale Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, che oltre a rimandare
al mittente «qualunque ipotesi di blocco definitivo degli scatti e
il contestuale utilizzo di queste risorse per il merito», ritiene
«insufficiente» il numero delle stabilizzazioni. «I posti concessi
non rappresentano neanche il 50% dei pensionamenti – aggiunge il
coordinatore nazionale della Gilda, Rino Di Meglio – In questo modo,
si continua ad accentuare una politica di precarizzazione del
personale che nuoce alla qualità dell’insegnamento».
E ieri sono stati resi noti anche i
calendari di rientro a scuola: i primi a tornare fra i
banchi di scuola saranno gli studenti degli istituti della provincia
di Trento, il 9 settembre. Il 13 settembre, poi, il gran rientro per
molte regioni, a partire da Lazio, Calabria, Lombardia e Piemonte.