Per la scuola in arrivo Il Sole 24 Ore, 5.8.2010
ROMA Viale Trastevere ha fatto sapere poi che, entro il 2010, sarà bandito un nuovo concorso per dirigente scolastico, di 2.800 posti. «Le procedure dovranno partire entro ottobre», ha chiesto il numero uno del l'Anp, l'associazione nazionale presidi, Giorgio Rembado, per limitare il fenomeno delle reggenze, con dirigenti costretti a guidare due, anche tre istituti contemporaneamente. Solo il prossimo anno, dimensionamento delle scuole a parte, ci dovrebbero essere 1.500 posti vacanti da preside, che saliranno a 2.300, nel 2011. Nel corso dell'incontro di ieri, si è aperta anche ufficialmente la partita sullo sblocco degli scatti di stipendio per il personale scolastico, congelati fino al 2013 dalla manovra economica approvata a fine luglio. Al momento, si sono solo intavolate le trattative che portaranno all'emanazione del decreto interministeriale (assieme all'Economia) che dovrà far arrivare i soldi in tasca a insegnanti e Ata. La partita riguarda circa 250mila persone, nel triennio, stima la Flc-Cgil di Domenico Pantaleo, e vale poco più di 900 milioni, da recuperare attraverso i 2,3 miliardi di risparmi previsti dai tagli agli organici inaugurati nel 2008. Se tutto andrà bene, il decreto sarà pronto per l'autunno. Presupposto indispensabile per far incanalare nei binari giusti la trattativa è la certificazione dei risparmi conseguiti, che dovrà arrivare (il prima possibile) da via XX Settembre. Buone notizie invece per i circa 11mila precari annuali, che dal prossimo 1° settembre, resteranno a casa per via dei tagli. Per loro, è in arrivo la proroga della «salva-precari», con l'accesso facilitato all'indennità di disoccupazione Inps. Le domande andranno presentate tra il 15 e il 30 settembre tramite l'istituto in cui si è prestato servizio. Oggi l'Invalsi, l'istituto di valutazione della scuola italiana, guidato da Piero Cipollone, pubblicherà sul proprio sito internet i primi risultati della prova nazionale di terza media. La rilevazione ha interessato 1.309 scuole e circa 25.600 alunni. La matematica si è confermata bestia nera per tutti, con appena il 51,1% di risposte corrette. In italiano, le risposte giuste sono state il 60,4%, con il Sud però in ritardo di 5 punti rispetto al resto del Paese. Secondo lo studio, «a pesare è pure la disuguaglianza di reddito, che la scuola fa sempre più fatica a bilanciare». |