Via Praga. 21 Agosto.

 Silvia Bisagna I docenti scapigliati, 21.8.2010

Che sia uno degli ultimi fine settimana d'agosto si percepisce dal vuoto. Il vuoto per le strade: niente auto strombazzanti, niente passanti indaffarati, niente acquirenti alla ricerca di un negozio che non sia chiuso per ferie. La città si svuota e i palermitani vanno fuori.

Ma in via Praga il fine settimana si vive diversamente.

Il fine settimana è un momento quasi di tristezza, se non proprio di ansia. Tristezza per la consapevolezza della desolazione intorno. Ansia perché con la chiusura dei bar non abbiamo neanche un posto sicuro per andare a prendere un caffé ed usufruire dei servizi igienici.

Già, la grande sensibilità dell'amministrazione comunale ci ha negato i bagni chimici...

Come fare? Nell'unico modo possibile: autotassazione. Si chiama la ditta e si fa portare un bagno chimico, l'unica possibilità di mantenere il nostro decoro.

Intanto, mentre con un sospiro di sollievo arriva un operaio, i telefonini sembrano impazziti. Riceviamo continue telefonate, oltre a quelle "di rito" delle famiglie che chiedono come stiamo, in un giorno di caldo infernale. I giornalisti continuano a seguire la nostra protesta e le condizioni di salute di Salvo, Pietro e Giacomo. La persona che ci fa preoccupare di più resta Pietro, ma anche gli altri... Oggi Salvo si è pesato: ha già perso 4 chili. Ma la loro convinzione è così salda che non smetteranno finché la protesta, da loro partita, non verrà presa in carico dalla società civile, perché la qualità e il valore della scuola pubblica e il giusto, meritato e sofferto lavoro sono diritti costituzionali che non ci possono essere strappati per un mero fine economico.