I dirigenti scolastici meridionali da Tuttoscuola, 1 settembre 2009 Sarà perché le sedi sono scomode, sarà perché di questi tempi "non è aria" al nord per il personale scolastico che viene dal sud, fatto sta che la temuta (da alcuni ambienti leghisti) salita dei neo dirigenti scolastici nelle sedi vacanti del nord, in buon parte non si è verificata. Ne dà puntuale notizia la Cgil-scuola (www.flcgil.it) che precisa che i dirigenti scolastici idonei per l'immissione in ruolo - sia in sedi della propria regione sia in sedi di altre regioni - era di 661 unità per coprire 647 sedi vacanti in quasi tutte le regioni (Calabria esclusa). Fatte le nomine regionali (326) sono rimaste 321 sedi per nomine interregionali. Secondo quanto dichiarato dalla Cgil-scuola, soltanto 171 hanno fatto richiesta, lasciando pertanto vacanti 150 sedi, tutte concentrate in regioni settentrionali: 5 in Liguria, 67 in Lombardia, 50 in Piemonte e 28 in Veneto. Molti idonei meridionali hanno preferito, dunque, rinunciare al ruolo al nord e attendere tempi migliori per una sede vicino a casa. La Cgil-scuola della sede lombarda ha fornito interessanti elementi sull'andamento delle nomine di dirigenti scolastici in Lombardia degli ultimi anni. Su 655 neo dirigenti scolastici immessi in ruolo dal 2005 ad oggi, solo 95 sono non lombardi (meno del 15%) e di questi 2olo 25 sono rientrati nella regione di origine. Il vero problema, dunque, non è l'invasione dei barbari, ma la situazione di precarietà delle istituzioni scolastiche lombarde che registra ben 157 sedi prive di dirigente scolastico titolare, affidate ad incarico di presidenza (30) o ad altro dirigente reggente (127). |