Riforme a rischio,
regioni sperano in Errani-Berlusconi

Se salta accordo slitta adozione nuove superiori: tempi stretti

  ApCOM, 16.9.2009

Le regioni vogliono affrontare con il governo le problematiche che stanno affliggendo la scuola in questo inizio di anno scolastico: l'intenzione è stata espressa oggi da alcuni assessori all'istruzione, alla vigilia dell'incontro previsto domani tra il presidente della Conferenza delle regioni, Vasco Errani, con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. "La nostra posizione è chiara - ha detto l'assessore toscano all'Istruzione Gianfranco Simoncini al termine di una riunione odierna - siamo disponibili ad intervenire a sostegno dei lavoratori della scuola che hanno perduto il posto, per i tagli del governo che penalizzano pesantemente la scuola italiana, ma solo all'interno di un quadro concertato. Viviamo una situazione che non siamo noi ad aver creato. E che ha conseguenze sia sul piano sociale che su quello della qualità della scuola".

Per meglio definire la linea da proporre al governo, il presidente della Conferenza delle regioni ha convocato per domani mattina una riunione straordinaria dei presidenti delle regioni e delle province autonome alle ore 9.00. Due i punti all'ordine del giorno: 'questioni di merito aperte con il governo, anche in riferimento alle tematiche illustrate al presidente del Consiglio nella lettera del 2 luglio 2009 e in occasione dell'incontro del 5 agosto scorso; preparazione all'incontro con il Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, previsto per lo stesso giorno, alle ore 12.00'.

Il blocco dei lavori tra la Conferenza delle regioni ed il governo ha lasciato in stand by diverse questioni scolastiche: dalla conferma delle sezioni 'primavera', che riguardando l'avvio anticipato dei bimbi nella scuola dell'infanzia, che riguardano oltre 20.000 famiglie, ai criteri per il dimensionamento degli istituti e la razionalizzazione di quelli più piccoli. Ma è l'adozione della riforma della scuola superiore, in particolare degli schemi di regolamento dei nuovi licei, degli istituti tecnici e degli istituti professionali, che nelle intenzioni del ministro Gelmini dovrebbe trovare attuazione già dal 2010/11, a necessitare di un accordo immediato: per orientare le scuole superiori e le famiglie di circa mezzo milione di studenti è necessario, infatti, che venga approvata entro la prima decade di novembre. Un traguardo che, qualora domani non si realizzi un accordo tra le parti, difficilmente potrà essere raggiunto: dopo l'ok della Conferenza, i regolamenti della nuova scuola superiore dovrebbero ancora essere esaminato dal Consiglio di Stato. E successivamente dal Cdm. E ancora dopo andrebbero al vaglio del Capo dello Stato per la firma. Ultimo atto prima della pubblicazione in gazzetta ufficiale.