Precari: dal Governo Andrea Florit, dal Coordinamento Precari di Venezia, 4.9.2009 Disgustoso, per i precari disoccupati, vedere la Gelmini andare su tutti i TG e sfruttare conferenze stampa come spot governativi, presentando il suo "Progetto salva precari", che in realtà è solo una grande presa in giro. Sconfortante sentire il ministro affrontare la questione dei precari solo come un peso per l'amministrazione pubblica, solo come un oggetto di strumentalizzazione da parte della Sinistra; sentire il ministro raccontare ai giornalisti che i 10mila posti in meno a TD di quest'anno (tra l'altro sbagliando cifre) non sono dovuti al suo taglio di 42mila cattedre, ma ai concorsi dell'80 e del '60 (che poi corregge in '90 dopo aver consultato un foglietto) banditi, a suo dire, senza equivalenti posti a disposizione. Siamo realmente curiosi di sapere quanti degli iscritti nelle GaE sono docenti usciti dai concorsi dell'80 e '90! Ridicolo. Preoccupante sentire subito dopo il ministro confondere i docenti che l'anno scorso avevano una nomina annuale e quest'anno sono disoccupati (cioè quelli per cui avrebbe studiato il suo Progetto) con quelli che "quest'anno non avranno una nomina fino alla fine dell'anno scolastico". La Gelmini continua a dare l'impressione di sapere ben poco di scuola e di parlare di cose che le sono state confezionate e di cui ha solo una approssimativa conoscenza. Per venire poi a quello che tutti i media stanno presentando come il provvedimento SALVA PRECARI: a) in realtà il CdM di ieri ha solo condiviso i contenuti di una norma, che verrà definita nella prossima seduta (mercoledì 9/9); b) in realtà prevede, limitatamente all’anno scolastico 2009/10, solamente una maggiore flessibilità dell'indennità di disoccupazione (possibilità di anticipo e di discontinuità e durata fino a 8 mesi, che diventano 12 per gli ultracinquantenni), e, al fine del conferimento delle supplenze temporanee e sempre limitatamente all’anno scolastico 2009/10, che le stesse siano assegnate con precedenza assoluta al personale docente ed ATA già destinatario di supplenze annuali nel precedente anno scolastico. Una vergogna: l'istituto dell'indennità di disoccupazione per i precari esiste già e si prevede solo una sua frammentabilità e maggiore estensione; inoltre la fantomatica precedenza assoluta è addirittura ridicola, dato che è ovvio che coloro che l'anno scorso avevano una supplenza annuale e quest'anno sono rimasti esclusi dalle nomine provinciali sono necessariamente già i primi reclutabili nelle liste delle graduatorie d'istituto. Il via libera di Tremonti alla norma non sorprende; infatti non fa sborsare al governo nemmeno un euro in più, sfruttando l’assegno di disoccupazione, che verrebbe comunque erogato, i fondi per le supplenze già presenti nelle scuole e i fondi regionali. E a giovarsene, in definitiva, saranno probabilmente solo circa 3mila precari. Altrettanto sconcertante constatare il livello di conoscenza del mondo della scuola da parte dei giornalisti che, dopo aver sentito elencare questa serie di capolavori, alla richiesta del ministro se c'erano domande, non ne hanno saputa fare nemmeno una, ma si sono precipitati a scrivere il loro articoletto sulle grandi iniziative governative che "risolvono il problema dei precari della scuola". Impressionante leggere le dichiarazioni dei sindacati scuola (Snals in testa) che si dicono sostanzialmente soddisfatti della decisione governativa, che apprezzano, salvo alcuni distinguo. Penoso sentire la Gelmini specificare alla stampa che il governo si è preoccupato di prevedere l'istituzione non di un contratto di disponibilità bensì di un contratto di occupabilità; peccato che subito dopo abbia specificato che questo coincida in realtà con la già citata precedenza assoluta nel reclutamento per le supplenze brevi. Una presa per i fondelli fino in fondo. |