Oltre la metà dei docenti di ruolo ha tra i 51 e i 65 anni Non è una scuola per giovani
RICERCA
ITALIAOGGI di Franco Bastianini da ItaliaOggi, 29.9.2009
Non decolla il ringiovanimento della categoria dei docenti delle
scuole statali nonostante il recente blocco di neoassunzioni e i
pesanti pensionamenti. E così continua ad aumentare l'età anagrafica
media dei docenti titolari di un contratto a tempo indeterminato, in
assenza di una politica concreta di svecchiamento della scuola, che
pure il ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini, aveva
promesso. È quanto si ricava da una ricerca condotta da Azienda
Scuola i cui sono state prese in esame l'età anagrafica dei docenti
che risultano titolari di contratto a tempo indeterminato nell'anno
scolastico 2009/2010 e quella dei docenti titolari registrati nel
precedente anno scolastico. Dal 1° settembre 2009 oltre 34 mila
dipendenti, di età compresa tra 58 e oltre 65 anni, sono cessati dal
servizio per raggiunti limiti di età, per compiuto quarantennio di
servizio e per dimissioni volontarie. Sono stati 8 mila invece gli
assunti ex novo con un contratto a tempo indeterminato.
Gli autori della ricerca hanno preso in esame, quali elementi di
partenza, i dati ufficiali relativi al numero dei docenti titolari
di un contratto a tempo indeterminato nell'anno scolastico
2008/2009, come indicato nel volume “La scuola statale: sintesi dei
dati anno scolastico 2008/2009”, pubblicato nel mese di giugno 2009
a cura della Direzione generale per gli studi, la statistica e i
sistemi informativi del ministero dell'istruzione, dell'università e
della ricerca. Hanno sottratto gli oltre 34 mila docenti che sono
cessati dal servizio a decorrere dal 1° settembre 2009 e aggiunto
gli 8 mila che a decorrere dalla predetta data hanno sottoscritto un
contratto a tempo indeterminato.
Da un primo sommario esame dei risultati della ricerca, il dato che
balza immediatamente agli occhi è quello che l'età media dei docenti
in servizio risulta essere di 53 anni in aumento, anche se di
qualche decimale, rispetto all'età media registrata un anno fa. Una
età media che per lo svolgimento della funzione docente, soprattutto
nella scuola dell'infanzia e in quella primaria, appare
obiettivamente molto elevata. Non meno sorprendente è anche il dato
secondo il quale, sempre nell'anno scolastico in corso, tra i
669.190 docenti titolari di contratto a tempo indeterminato, oltre
il 74% di quelli in servizio nella scuola dell'infanzia, nella
scuola primaria, in quella secondaria di primo e secondo grado,
esclusi gli insegnanti di religione e il personale educativo, hanno
una età compresa tra i 41 e i 58 anni. Nell'anno scolastico
2008/2009, quando i titolari erano addirittura 740.891,la
percentuale era del 73%. Ridurre di oltre 35 mila il numero dei
docenti titolari di un contratto a tempo indeterminato e con una età
compresa tra 58 e 65 anni, non è, pertanto, servito in alcun modo a
diminuire l'età media che rimane una tra le più alte di Europa.
Scomponendo i dati complessivi e prendendo in considerazione quelli
relativi a gruppi omogenei per età, si rileva che dei 669.190
docenti appartenenti a tutti gli ordini e i gradi di scuola e che,
secondo la ricercai, sono titolari di contratto a tempo
indeterminato nell'anno scolastico in corso, solo il 47% ha una età
anagrafica compresa tra i 25 e i 50 anni. Il restante 53% ha,
invece, una età compresa tra i 51 e gli oltre 65 anni. Nella fascia
di età compresa tra 25 e 40 anni, i docenti che vi rientrano sono
appena il 12% del totale. Nell'anno scolastico 2008/2009 erano il
14%. In quella compresa tra i 41 e i 50 anni si colloca il 36%
mentre nell'anno scolastico precedente era il 35%. Nessuna
variazione percentuale si registra, invece, nella fascia di età
compresa tra 51 e 58 anni, era e resta del 38%. Viceversa è
aumentato di un punto percentuale il numero dei docenti con età
compresa tra i 59 e i 65 anni: oggi è il 14% a fronte del 13%
dell'anno scolastico 2008/2009. Scomponendo i risultati della ricerca per categoria di docenti, non mancano le sorprese. Sono i docenti in servizio nella scuola media di primo grado in totale 147.609) quelli in maggioranza più anziani; il 60% ha infatti una età compresa tra i 51 e i 65 anni. Scende al 56% tra i docenti in servizio nella scuola secondaria di secondo grado( in totale sono 205.292); al 45%, su un totale di 84.472, nella scuola dell'infanzia e al 43%, su un totale di 231.817, nella scuola dell'infanzia. La percentuale maggiore di giovani, quelli cioè in età compresa tra 25 e 40 anni, si riscontra tra i docenti della scuola primaria(19%). Seguono i docenti della scuola dell'infanzia(18%), della scuola media di primo grado(10%) e della scuola secondaria di secondo grado(8%).
La maggioranza dei docenti in età di pensione la si ritrova ancora
tra quelli in servizio nella scuola secondaria di primo grado.
Risultano essere il 17%, erano il 16% nel 2008/2009. Quelli in
servizio nella scuola secondaria di secondo grado sono il 15% mentre
nel 2008/2009 erano il 14%. I docenti della scuola primaria in
possesso dei requisiti per accedere al trattamento pensionistico
sono il 10% ma erano appena l'8% lo scorso anno. Solo la percentuale
dei docenti della scuola per l'infanzia registra una diminuzione. Si
è passati ,infatti, dal 10% dello scorso anno all'8% dell'anno
scolastico in corso.
Non cambia, invece, sostanzialmente il rapporto tra personale
maschile e femminile. Nella scuola per l'infanzia la presenza
femminile è, seppure in valori minimi, aumentata passando dal 99,4%
al 99,5%. Invariata la percentuale femminile nella scuola
primaria(96%); nella scuola secondaria di primo grado( 77,8%); nella
scuola secondaria di secondo grado(62,3%). Fermare il progressivo invecchiamento in atto e consentire un ricambio generazionale, come ci chiede anche l'Ocse, non appare più procrastinabile. Mentre per conseguire un ricambio generazionale accorrerebbe ripristinare i concorsi aperti a tutti, per fermare il progressivo invecchiamento i rimedi potrebbero essere quelli di blindare le graduatorie ad esaurimento, incentivare i prepensionamenti ed impedire la permanenza in servizio oltre il 65° anno di età a meno che non si abbia ancora raggiunto la contribuzione minima per il diritto alla pensione. |